Zero Assoluto, in migliaia a Zogno
Una musica con i piedi per terra

Musica e parole per pubblico giovane. Canzoni melodiche da disco d'oro che parlano d'amore, fanno sognare e ballare. Zogno si è riscaldata sabato sera grazie al concerto degli Zero Assoluto: braccia alzate, urla e cori di migliaia di giovani arrivati al campo sportivo dell'oratorio per il duo romano.

Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi, tra un pezzo e l'altro, hanno intrattenuto e coinvolto il pubblico con intermezzi radiofonici. Si nota che la radio è parte degli Zero Assoluto. «On air racconti la quotidianità e la gente ti ascolta perché si fida di te. In radio il lavoro si costruisce e matura giorno per giorno. Durante i concerti la dimensione è sospesa», raccontano dietro le quinte prima che cominci la loro esibizione.

Quando salgono sul palco, tra luci e onde di fumo, attaccano con il brano L'infinito è dietro lei. Tratto dell'ultimo album Sotto una pioggia di parole, si distoglie dal loro canonico pop melodico. Loro stessi ammettono: «È la canzone più matura, nata in una sola notte e scritta di getto, a quattro mani, da noi, Danilo Pao e Enrico Sognato. Composta giocando con le parole è stata scritta per ultima. Dà uno spaccato nuovo, con suoni più elettronici. È una sperimentazione».

Nel tour 2010 gli Zero Assoluto portano in giro la loro musica all'insegna di «La rivoluzione è l'attenzione», in qualità di testimoni della campagna della Fondazione Ania per la sicurezza stradale rivolta ai giovani, a favore di un comportamento responsabile, concentrato e lucido alla guida.

«Per noi è un privilegio essere testimonial - spiegano Matteo e Thomas -. Con linguaggio spontaneo, come quello usato con un migliore amico, diciamo ai ragazzi quanto sia stupido e facile essere vittime di incidenti, per il 50 per cento causati da distrazione. Basta pensare prima di mettersi al volante», raccontano.

Tema per una futura canzone? «Forse. La voglia di vivere e di godersi la vita è al centro di diversi nostri lavori». Ogni canzone è un concentrato di ricordi, vissuti autobiografici, «discorsi che ti cambiano», come intonano in Sei parte di me. Di strofa in strofa, di canzone in canzone si stringe il sodalizio tra fan e gli Zero che, in Sotto una pioggia di parole, cantano «tra il bisogno di sapere e il bisogno di sognare cosa c'è?».

«La realtà e le sue difficoltà - la risposta del duo scesi dal palco -. Il bello e il brutto, la vita vissuta. Quando scrivi una canzone idealizzi. Tra sogno che attrae e realtà che delude, quello che è in mezzo è affascinante». Altro pezzo autobiografico è Per dimenticare. Chi sarebbe stato pronto a «cambiare vita, casa, a fare la spesa e fare i conti a fine mese, ad avere un figlio... e affrontare suocera, cognato, nipoti, parenti» era proprio Matteo Maffucci, come racconta e canta. Sul palco invita il pubblico a ballare, fa tanti auguri agli sposati, inneggia ai single.

Da senza cuore, rap dalle sonorità reggae, in duetto con la vocalist Erika Savastani, al pezzo sanremese <Appena prima di partire, dal pop melodico. E con Svegliarsi la mattina, altro pezzo presentato all'Ariston, è tripudio di cori. Infine, Semplicemente è «semplicemente» canzone di successo che dà la buona notte, prima dei bis acustici.
 Daniela Morandi

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