Gandino, Rottoli rilegge il «Vajont»
Teatro civile sui drammi d'Italia

La rilettura di una drammatica quanto emblematica pagina della storia d'Italia va in scena sabato 18 settembre, alle 20,45 con ingresso libero, sul palco del Cinema Teatro Loverini di Gandino, organizzata dall'Oratorio Sacro Cuore. Si tratta di «Vajont. Orazione civile», lo spettacolo teatrale scritto da Marco Paolini e Gabriele Vacis sul disastro della diga del Vajont che il 9 ottobre 1963 causo circa 2mila morti.

Il testo sarà interpretato da Omar Rottoli e ripercorrerà le leggerezze e le responsabilità che furono alla base del distacco di una frana dal versante settentrionale del monte Toc, situato sul confine tra le province di Belluno e Udine (all'epoca dei fatti, ora Pordenone), il 9 ottobre 1963.

Alle 22,39 di quel giorno, circa 270 milioni di metri cubi di roccia scivolarono nel bacino artificiale sottostante (che conteneva circa 115 milioni di metri cubi d'acqua al momento del disastro) creato dalla diga del Vajont, provocando un'onda di piena che superò di 250 metri in altezza il «colmo» della diga e che, distruggendo completamente il paese di Longarone e i limitrofi , uccise 1917.

Nel 2008, nel corso della presentazione dell'Anno internazionale del pianeta Terra (International Year of Planet Earth) dichiarato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il disastro del Vajont fu citato - assieme ad altri 4 - come un caso esemplare di «disastro evitabile» causato dalla scarsa comprensione delle scienze della terra e - nel caso specifico - dal «fallimento di ingegneri e geologi nel comprendere la natura del problema che stavano cercando di affrontare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA