Il Caravaggio, si chiude il concorso nazionale di pittura contemporanea

Il Caravaggio, si chiude il concorso nazionale di pittura contemporaneaUn Premio d’arte è sempre occasione di confronto, di crescita e soprattutto espressione di un fermento e di una vitalità artistica che confermano l’arte come una necessità non soltanto culturale ma anche esistenziale.

Lo dimostra il concorso nazionale di pittura contemporanea «Il Caravaggio» organizzato a Caravaggio dall’omonimo Gruppo artistico e giunto quest’anno alla quinta edizione. Liberi da ogni vincolo tematico ed espressivo gli artisti partecipanti danno vita, nella mostra allestita nell’Auditorium del Centro Civico di S. Bernardino (viale Papa Giovanni XXIII) fino a domenica 18 maggio quando alle ore 16 si terranno le premiazioni ufficiali, a un’ interessante galleria nella quale si avvicendano senza soluzione di continuità paesaggi e nature morte, figure e geometrie, emozioni astratte e poesie figurative.

Tuttavia, selezionando 35 opere tra le ben 182 pervenute da tutta Italia, la giuria composta da Marcello Annoni, Beppe Facheris, Maestro Ottorino Pellegri, Callisto Rossi e Adriano Rossoni, sembra aver privilegiato gli artisti che hanno dimostrato, nell’abilità tecnica come nella suggestione poetica, di saper mediare tra passato e presente e tra linguaggi espressivi differenti, declinandoli in composizioni di assoluta contemporaneità.

Così se Mario Pavesi di Chignolo Po’ (Pv) si aggiudica il Primo Premio offerto dal Comune di Caravaggio con una «Composizione con figure e vasi» che, complice una luce fredda e purissima, si materializzano senza alcuno stridore da uno scenario geometrico, una sensibilità del tutto particolare anima la «Natura morta» di Luigi Marcarini di Castelleone (Cr) (2° premio offerto dal Circolo Arci di Caravaggio) dove pochi elementi del quotidiano sprigionano un’intensa carica simbolica ed emotiva affiorando come fantasmi della memoria dalla dolcezza autunnale di una tavolozza di grigi e terre. Giacomo Natali di Almenno S. Salvatore si aggiudica il 3° premio del Comune di Brignano Gera d’Adda grazie alla forza cromatica e visionaria con cui nelle sue «Immagini persistenti» ha saputo raccontare, tra sacro e profano, una storia collettiva mentre è una dimensione tutta intimistica e malinconicamente esistenziale quella che Piero Buttinoni di Calvenzano ha saputo animare nel suo quotidiano «Angolo ombreggiato» (4° premio del Comune di Fornovo San Giovanni).

(15/05/2003)

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