A maggio la settimana della cultura

A maggio la settimana della culturaRitorna l’appuntamento con la «Settimana della cultura» organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, giunta alla V edizione: dal 3 all’11 maggio saranno dunque porte aperte in Italia per migliaia di luoghi storici, siti archeologici, musei, pinacoteche, castelli, parchi e giardini.

Sette giorni per offrire al pubblico un’occasione importante per avvicinarsi alla storia, all’arte e all’architettura.

In questo contesto, in particolare, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano ha già predisposto un ricco calendario di iniziative.

Numerosissime, nel programma, sono le visite guidate a palazzi, chiese, ville e castelli: da Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno alla chiesa di S. Maria Maggiore di Lomello (Pv), dal Cenacolo Vinciano a Milano a Villa Carlotta di Tremezzo (Co), dal castello di Chignolo Po (Pv) all’Oratorio di Tavernasco a Noviglio (Mi).

La settimana della Cultura è anche occasione per organizzare giornate di studio che approfondiscono le tematiche più diverse, come «L’attualità della difesa del paesaggio» o «Restauro e valorizzazione dei Navigli», ma anche per allestire mostre come quella dedicata a «Le vie d’acqua di Leonardo: dalla montagna alla pianura» che sarà ospitata nel Chiostro Grande della Certosa di Pavia.

Non manca un’interessante iniziativa che riguarderà il nostro territorio, organizzata dalla Soprintendenza in collaborazione con la Curia Vescovile di Bergamo e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo.

Venerdì 9 maggio, alle ore 16.30, sarà infatti possibile trascorrere un «Pomeriggio in cantiere, sui ponteggi tra il Maestro d’Angera e Lorenzo Lotto» nella Chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco in Città Alta.

L’arch. Giuseppe Napoleone guiderà infatti gli interessati alla scoperta degli affreschi lotteschi con le storie di Maria e di alcuni degli affreschi più antichi della nostra provincia: non solo quelli già noti attribuiti al Maestro d’Angera e risalenti ai primissimi anni del ’200 ma anche quelli emersi durante i lavori di restauro ancora in corso e finora mai ammirati dal pubblico: Patriarchi e Profeti del ’200 e uno splendido San Cristoforo quattrocentesco, alto ben 8 metri.

(15/04/2003)

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