Un minuto con Dante:
Da fronteggiar bresciani e bergamaschi

Avendo la testa girata sul collo e procedendo a ritroso la donna non può mostrare a Dante né il seno né le parti pelose del suo corpo; inoltre ha le trecce sciolte: segno di selvatichezza e tratto distintivo delle maghe e delle streghe.

DA FRONTEGGIAR BRESCIANI E BERGAMASCHI

IF XX, 70 ss.

Siede Peschiera, bello e forte arnese
da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi,
ove la riva 'ntorno più discese.


Sempre nel canto XX, quello degli indovini, troviamo Virgilio che indica a Dante l'indovina Manto:

52 E quella che ricuopre le mammelle,
53 che tu non vedi, con le trecce sciolte,
54 e ha di là ogne pilosa pelle,

55 Manto fu, che cercò per terre molte;
56 poscia si puose là dove nacqu'io;
57 onde un poco mi piace che m'ascolte.


Avendo la testa girata sul collo e procedendo a ritroso la donna non può mostrare a Dante né il seno né le parti pelose del suo corpo; inoltre ha le trecce sciolte: segno di selvatichezza e tratto distintivo delle maghe e delle streghe.

Figlia di Tiresia, Manto, dopo aver girovagato a lungo, si rifugiò là dove il Mincio esce dal lago di Garda e in questa zona desertica e paludosa fondò la città di Mantova, la città natale di Virgilio.

Per raccontare questa storia Virgilio chiede a Dante di poter aggiungere qualche dettaglio in più, in una ampia digressione nella quel si trova anche la citazione che ci interessa da vicino.

Parlando della fortezza scaligera di Peschiera, definita bello e forte arnese, Virgilio nomina i Bresciani e i Bergamaschi, non tanto perché fossero rivali tra loro ma perché erano entrambi rivali dei Veronesi e costituivano una minaccia da est e da ovest alla fortezza di Peschiera.
Anche noi Bergamaschi, seppur in compagnia dei “nemici-amici” Bresciani, abbiamo l'onore di essere citati nella Divina Commedia.

Enzo Noris

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