Un minuto con Dante
Scendere per risalire

Arrivati sul fondo della voragine infernale, Dante e Virgilio incontrano il corpo mostruoso di Lucifero conficcato nel ghiaccio. Non nel fuoco, come ci aspetteremmo, ma nel ghiaccio, l'elemento che paralizza, blocca, irrigidisce, simbolo dell'odio e della negazione di ogni afflato vitale.

SCENDERE PER RISALIRE
IF XXXIV, 76 ss.


Quando noi fummo là dove la coscia
si volge, a punto in sul grosso de l'anche,
lo duca, con fatica e con angoscia,

volse la testa ov'elli avea le zanche,
e aggrappossi al pel com'om che sale,
sì che 'n inferno i' credea tornar anche.


Arrivati sul fondo della voragine infernale, Dante e Virgilio incontrano il corpo mostruoso di Lucifero conficcato nel ghiaccio. Non nel fuoco, come ci aspetteremmo, ma nel ghiaccio, l'elemento che paralizza, blocca, irrigidisce, simbolo dell'odio e della negazione di ogni afflato vitale. I due devono superare quest'ultimo ostacolo e calarsi lungo il corpaccio peloso di Satana. Arrivati all'altezza delle anche compiono una vera e propria capovolta per riprendere a salire verso la superficie dell'emisfero opposto, dove usciranno attraverso un pertugio tondo.

La faticosa manovra che i due compiono sul corpo di Lucifero è un espediente narrativo carico di significato: allude alla conversione necessaria per chi ha toccato il punto più basso della degradazione e che più in basso di così non può cadere. Tuttavia la caduta si rivela provvidenziale (ricordate l'espressione “felice colpa”?): si può rialzare solo chi ha fatto l'esperienza umiliante della caduta ed ha conosciuto fino a che punto può condurre l'orgoglio e la presunzione. I nostri eroi, attraverso una sorta di tunnel definito “natural burella”, escono da un pertugio tondo a riveder le stelle: è una nuova nascita, un nuovo promettente inizio.

Enzo Noris

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