«Arte a Bergamo, 1970-1981» La nuova mostra del Palazzo della Ragione

«Arte a Bergamo, 1970-1981»La nuova mostra del Palazzo della RagionePromossa dal Comune di Bergamo e dall’Associazione per Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e progettata da Maria Cristina Rodeschini, la mostra, ultima fase dell’itinerario espositivo che negli ultimi due anni anni ha esplorato rispettivamente gli anni ’50 e ’60, sarà allestita all’insegna di una contaminazione in grado di suggerire, artisticamente parlando, il senso complessivo di un’intero decennio.

Vitale, innovativa, aperta alle esperienze internazionali: questa era la nostra città negli anni ’70, così come si propone di restituircela la mostra «Arte a Bergamo 1970-1981» che ha aperto i battenti oggi, venerdì 28 novembre, alle 18 al Palazzo della Ragione in Città Alta, con il proposito di fare una sorta di mappa della creatività espressa dalla città e del contributo che seppe dare alla definizione del panorama artistico nazionale, in un decennio così profondamente segnato da radicali trasformazioni politiche, sociali e artistiche. Spaziando dalla pittura alla scultura, dall’architettura al design, dalla moda al teatro, dalla musica alla fotografia.

Promossa dal Comune di Bergamo e dall’Associazione per Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e progettata da Maria Cristina Rodeschini, la mostra, ultima fase dell’itinerario espositivo che negli ultimi due anni anni ha esplorato rispettivamente gli anni ’50 e ’60, sarà ancora una volta allestita all’insegna di una contaminazione in grado di suggerire, artisticamente parlando, il senso complessivo di un’intero decennio.A cominciare dalle arti visive che vedono Bergamo aprirsi a nuovi percorsi espressivi e di riflessione, tra tendenze concettuali e recupero del «fare» artistico. Da Prometti a Bonetti, da Pievani a Ghilardi, da Sonia Ciscato ad Alfa Pietta fino a Rino Carrara, gli artisti cittadini dialogano con le esperienze internazionali di autori come Gianriccardo Piccoli, Mario Benedetti o Nino Calos, e degli artisti presenti in alcune gallerie bergamasche, prima fra tutte la Galleria dei Mille (da Isgrò a Le Parc, da Arman ad Alviani). Se il "Monumento al Partigiano" di Manzù, l’intervento di Francesco Somaini sulla facciata della chiesa di S. Spirito, Letizia Minotti e Giancarlo Defendi sono i momenti rappresentativi della scultura, la fisionomia architettonica della città è segnata da alcuni interventi significativi come "Bergamo-Sole" in via Carducci di Gambirasio e Zenoni, o la residenza a schiera realizzata a Mozzo dal milanese Aldo Rossi, ma non manca un fecondo dibattito teorico, animato da giovani architetti come Ferrari, Luzzardi e Pizzigoni.

Ma soprattutto, nel decennio, Bergamo è capace di attivare scambi internazionali e di diventare in diversi settori un vero e proprio punto di riferimento. Merito innanzitutto di alcuni innovativi «imprenditori del gusto» e della loro capacità di farsi interpreti di nuove mentalità e aspirazioni, come Krizia, con la sua linea di abbigliamento, il marchio Legler con la produzione del denim per la confezione dei jeans e Nicola Trussardi con i suoi accessori di lusso. Ma anche dei successi del nostro design, dalla famosa lampada "Parentesi" ideata da Pio Manzù in collaborazione con Achille Castiglioni ai riconoscimenti ottenuti da Bruno Rota, fino alle esposizioni di Bruno Munari allo Studio 2B. Senza dimenticare la Palma d’oro che Ermanno Olmi si aggiudica nel 1978 al festival di Cannes con il film "L’Albero degli Zoccoli"o l’attività del Teatro Tascabile. Non mancheranno video-interviste a protagonisti e testimoni del decennio così come gli itinerari cittadini a prosecuzione della mostra sul territorio.

E se questi sono anni rimasti impressi nell’immaginario collettivo per le profonde trasformazioni nella politica come nei rapporti sociali, nelle arti come nei costumi, sotto il loggiato del Palazzo della Ragione sarà allestito un percorso espositivo che farà rivivere fatti e protagonisti emblematici dell’Italia negli anni ’70 attraverso le prime pagine dell’epoca de «L’Eco di Bergamo».(28/11/03)

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