Le mostre in città e provincia

Le mostre in città e provinciaL’itinerario attraverso le mostre in corso in città e in provincia prende il via dal lavoro di uno dei più significativi artisti francesi degli anni ’60 e ’70.

La Galleria Fumagalli di via Paglia 28 propone infatti fino al 17 maggio una serie di tele di Claude Viallat (Nimes, 1936) nelle quali la sua forma distintiva, una sorta di «cellula» dai contorni irregolari, colorata e disseminata sulla superficie di tessuti di riutilizzo, come tende e teloni con tanto di tasche e cerniere, diventa il modulo per trasformare lo spazio in un humus organico, vitale, in costante e ritmico movimento, e soprattutto uno strumento per riflettere sugli elementi stessi della pittura.

«Il teatro filosofico» di Giovanni Bonaldi è invece di scena alla Galleria Arsmedia (via S. Tomaso 49/B) fino a fine aprile. In un viaggio iniziatico a ritroso verso le origini dell’uomo e del cosmo l’autore crea la figura, dolce e allo stesso tempo potentemente drammatica, del «bimbo cosmico», primo germe dell’umanità rannicchiato in posizione fetale in una bolla che lo tiene sospeso in uno spazio siderale di stelle e meteore.

E’ il fulcro pittorico di un momento primordiale e cruciale: è l’alba dell’uomo, del linguaggio, delle emozioni raccontata da Bonaldi attraverso un personalissimo codice denso di simboli e rimandi, dalle lettere ebraiche all’uovo della fecondità, dalle teorie cabalistiche ai salmi.

Lo Studio d’Arte Marco Fioretti propone invece fino al 27 aprile al Centro Culturale S. Bartolomeo un’interessante collettiva che mette a confronto i linguaggi espressivi di alcuni tra i più apprezzati artisti bergamaschi. Se attraverso la scultura le forme germinanti e quasi liquide di Alberto Meli dialogano con le poetiche «architetture» in ferro di Renzo Codazzi, nella pittura si confrontano due percorsi molto diversi: quello fatto di impasti, colori infuocati e rigore compositivo che emoziona nei paesaggi e nelle nature morte di Zaccaria Cremaschi e il messaggio ecologico affidato alle potenzialità artistiche del materiale plastico del gruppo Cracking Art. Una nota a parte merita il raffinatissimo itinerario figurativo di Fulvio Rinaldi con una serie di interni ed esterni intrisi di silenzio e metafisica, quadri minuziosi che uniscono ad una straordinaria perizia della mano tutta la dolcezza di una poesia crepuscolare.

Una mostra didattica può invece essere l’occasione di scoprire idee e predilezione dei più giovani. Così Italo Ghilardi espone insieme ai suoi allievi dell’Accademia di Belle Arti «Lorenzo Lotto» in una mostra che ha preso il via in Accademia e prosegue dal 19 aprile al 4 maggio alla Biblioteca Comunale di Gorle. In un percorso estremamente differenziato in cui ogni studente segue le proprie inclinazioni si succedono prove figurative e lavori di forte impronta gestuale, suggestioni dell’iperrealismo americano e dell’arte povera, esplosioni di colore e vibrazioni monocromatiche, con un comune denominatore: un recupero della pittura come strumento privilegiato del creare sia pure declinata in maniera più o meno tradizionale.

(18/04/2003)

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