Convegni e dibattiti, Bergamo riscopre la sua storia artistica

Come si legge il passato? Quali tracce rimangono degli edifici e delle architetture della Bergamo che fu? La città mostra bellezze e particolari nel dedalo delle sue vie e delle sue forme, ma l’occhio sorvola distratto sui gioielli storici e artistici che ne hanno segnato la trasformazione.

Per risvegliare la curiosità su dettagli dimenticati o trascurati l’Ateneo di scienze, lettere ed arti con l’Università degli studi di Bergamo e la Fondazione Bergamo nella storia onlus si prepara ad accompagnare appassionati e neofiti sulle tracce de «I colori e le forme della città». Insomma, chiese ed edifici sono pronti a svelare le loro bellezze nell’ambito della VI settimana della cultura. Le istituzioni cittadine hanno risposto all’invito del ministero per i Beni e le attività culturali e mettono in campo una serie di iniziative. Com’è cambiata Bergamo? Che cosa raccontano la storia, l’arte e l’estetica?

Attraverso la ricognizione di particolari, convegni, dibattiti e visite guidate si cercherà di fare il punto sulla città tra memoria e futuro. Dati, ricerche e riferimenti confluiranno nel progetto che vede coinvolte diverse istituzioni con il coordinamento della Fondazione Bergamo nella storia onlus. Obiettivo: istituire un percorso articolato e a più voci attraverso la storia di Bergamo.

Il primo appuntamento è in calendario per il 26 maggio alle 16.30 nel salone conferenze di via Tasso 4: la riflessione - promossa dall’Ateneo con la Soprintendenza per i beni architettonici - avrà per tema «I colori e le forme della città» e vedrà coinvolte le istituzioni cittadine impegnate a promuovere il futuro di Bergamo accanto a rappresentanti della Soprintendenza.

Il 27 maggio l’attenzione si sposterà su «Il manto policromo di una architettura: la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco in Bergamo» con un seminario di studi e una visita guidata agli ultimi restauri degli affreschi ritrovati. L’inizio dell’incontro - promosso dalla Soprintendenza per i beni architettonici con l’Ateneo, l’Università, l’Accademia Carrara, la Curia e l’Ordine degli architetti della provincia - è fissato per le 17 nella chiesa di San Michele al Pozzo bianco in via Porta dipinta.

Infine i segni del passato si sveleranno attraverso le facciate dipinte lungo un percorso in Città Alta previsto per il 28 maggio. Una ricognizione storico-critica sulle orme della storia per conoscere meglio la città. Il percorso avrà inizio in piazza Mascheroni alle 15.45 e si concluderà a San Michele al Pozzo Bianco alle 17.

(20/05/2004)

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