All’Auditorium di piazza della Libertà due film che parlano delle donne

All’Auditorium di piazza della Libertàdue film che parlano delle donneVengono proiettati domani, alle ore 17.30 e 21, all’Auditorium di piazza della Libertà i mediometraggi «Quella cosa incredibile da farsi» della regista bergamasca Chiara Cremaschi e «Un’ora sola ti vorrei» della milanese Alina Marazzi.

Due voci al femminile: due sguardi di donne su donne: la madre, la nonna. Due film che intrecciano il passato e il presente, la grande storia con le vicende personali, la memoria e il recupero degli affetti tramite lo strumento del cinema. Vengono proiettati domani, alle ore 17.30 e 21 (ingresso soci 4 euro, non soci 5 euro) all’Auditorium di piazza della Libertà i mediometraggi «Quella cosa incredibile da farsi» della regista bergamasca Chiara Cremaschi e «Un’ora sola ti vorrei» della milanese Alina Marazzi.

Il film della Cremaschi (il cui titolo è stato ripreso da una frase del film Adele H. di François Truffaut), racconta - con una serie di interviste alle nipoti e di ricostruzioni attraverso documenti d’epoca - la vita di Lisa Ghelfenbein, bisnonna della regista, e vittima delle leggi razziali a seguito delle quali, per non essere deportata, dovrà nascondersi presso il convento delle suore Orsoline di Gandino. Morirà nel 1950 di tumore causato, secondo il marito Ferruccio Galmozzi, anche lui medico, dallo stress patito in quegli anni.

In «Un’ora sola ti vorrei», Alina Marazzi ricostruisce - attraverso il montaggio di vecchi filmati custoditi dalla famiaglia - la figura della madre, Liseli, morta quando l’autrice aveva sette anni. «Il film - ha scritto l’autrice - è la ricostruzione della mia personale ricerca del volto di mia madre attraverso il montaggio dei filmati girati da mio nonno. Un tentativo di ridarle vita anche solo sullo schermo, un modo per celebrarla ricordandola».

(21/10/2003)

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