Al via «Bergamoscienza»
Inaugurata la 9ª edizione

L'orbita bassa è la strategia migliore. Parola di Simonetta Di Pippo, astrofisica, direttore dei Voli abitati dell' Esa, l'Agenzia spaziale europea, cofondatrice dei gruppi internazionali di lavoro «Lunar Exploration» e «Mars Exploration» che oggi alle 17 al Teatro Sociale ha inaugurato la nona edizione di BergamoScienza.

La presentazione alla città continuerà nella stessa sede, alle 21 con il concerto-conferenza di Isabelle Peretz e the Italian Saxophone Quartet sugli effetti della musica sul cervello. L'orbita bassa è quella delle stazioni spaziali, dove si montano altre stazioni per andare più lontano, come in una scala a pioli celeste. Un passo alla volta, procedimento caro anche al festival scientifico bergamasco che in nove anni è passato da due conferenze e una mostra a una novantina di conferenze e duecento eventi.

«Siamo arrivati a tanto partendo dal doppio di proposte - spiega il segretario scientifico Mario Salvi - ma la sfida non è solo quantitativa. Più cerchi di capire e tenere in conto tutti gli aspetti della conoscenza, più ti accorgi, come dice il motto di quest'anno, che cresce anche il dubbio, il senso di mistero che permane nonostante il limite venga continuamente spostato su un'orbita maggiore. È questa consapevolezza di un cammino a un tempo grande e umile che vorremmo comunicare, perché la sopravvivenza nostra e del pianeta - ora che ufficialmente abbiamo consumato più ambiente di quanto si possa rigenerare - dipenderà dal saper prendere decisioni corrette in un'ineliminabile incertezza di fondo».

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