Gli «Altri percorsi» restano «stranieri»

Martedì 19 dicembre prende il via la campagna abbonamenti per la stagione 2007 della rassegna «Altri Percorsi» al teatro Donizetti. L’edizione porta il titolo di «Tracce straniere», continuando l’approfondimento sulle tematiche dell’immigrazione e dell’essere straniero che aveva caratterizzato la precedente stagione. A partire dal 10 gennaio 2007 verranno proposti otto spettacoli dedicati al tema della diversità e dello straniero. La rassegna si chiuderà in aprile. 


VECCHI E NUOVI ABBONAMENTI, BIGLIETTI:
Gli abbonamenti alla Rassegna di Altri Percorsi potranno essere rinnovati alla biglietteria del teatro Donizetti martedì 19 e mercoledì 20 dicembre. I nuovi abbonamenti potranno invece essere sottoscritti da giovedì 21 fino al 28 dicembre (ad esclusione delle festività natalizie). Costo dell’abbonamento (posto unico): 92 euro (più prevendita del 4%). La biglietteria sarà aperta dalle 13 alle 20.30.

I singoli biglietti per Altri Percorsi invece saranno in prevendita e on line sul sito del teatro Donizetti (www.teatrodonizetti.it) a partire dal 29 dicembre. Costo del biglietto (posto unico): 14 euro (più prevendita 4%), ridotto 10 euro (più prevendita 4%).


I TITOLI IN CARTELLONE:
Il primo spettacolo in cartellone - il 10 gennaio (replica l’11 gennaio) alle 20.30 all’Auditorium di piazza della Libertà - sarà «La turnata. Italiani Cìncali parte seconda» di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta messo in scena dal Teatro dell’Argine e interpretato e diretto da Mario Perrotta. È la storia di una famiglia leccese emigrata in Svizzera che nel 1969 fa ritorno a casa. Un viaggio avventura, accomunata dagli autori dello spettacolo, allo sbarco sulla Luna avvenuto nello stesso anno.

Il secondo spettacolo – 24 e 25 gennaio alle 20.30 all’Auditorium di piazza Libertà – è «L’orda storie, canti e immagini di emigranti» portato in scena da Compagnia delle Acque-teatro della Piccionaia tratto dal libro «L’orda, quando gli albanesi eravamo noi» (Ed. Rizzoli, 2002) di Gian Antonio Stella. I testi e la ricerca iconografica sono di Gian Antonio Stella (firma di punta del Corriere della Sera) che è anche voce narrante dello spettacolo, mentre la ricerca musicale e le nuove canzoni sono del cantautore veneziano Gualtiero Bertelli. Lo spettacolo propone un’analisi sull’emigrazione italiana durata esattamente cento anni, dal 1876 al 1976, sulle discriminazioni subite dagli emigranti e le difficoltà che hanno incontrato. Racconti e documenti d’epoca si alternano con canti provenienti dal patrimonio popolare italiano con proiezione di immagini originali.

«Come cammello in una grondaia» è il terzo titolo – 31 gennaio alle 20.30 all’Auditorium -  proposto da A.T.I.R su progetto e regia di Serena Sinigaglia dalle «Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea» di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli. La scenografia è di Maria Spazzi, le musiche di Sandra Zoccolan. Partendo dalle lettere dei condannati a morte durante la Seconda Guerra Mondiale, Serena Sinigaglia offre un’analisi psicologica del periodo fascista attraverso gli ultimi pensieri dei partigiani: all’interno delle loro celle, stretti «come un cammello in una grondaia» (è il verso di una canzone di Franco Battiato), i condannati muoiono in nome della libertà.

Il 14 febbraio alle 20.30 al teatro Donizetti andrà in scena «Tres Tristes Tangos» del teatro Sunil con la regia di Hugo Gargiulo. I testi sono del bergamasco Antonio Vergamini, le coreografie e le musiche originali di Maria Bonzanigo sui tanghi di Barbieri, Exposito, la Pera, Paulos, Piazzola, Rodriguez, Romero, Schifrin, Stazo, Trailo. È uno spettacolo dove si danza, dove si fa mimo, poesia, ironia. Gli attori – Maria Bonzanigo, Hugo Gargiulo e Antonio Vergamini – sulle musiche della grande tradizione del tango trasmettono una curiosa performance di teatro-danza divertente e coinvolgente. 

Il quinto appuntamento della rassegna è con «La Maria Zanella»21 e 22 febbraio alle 20.30 all’Auditorium di piazza Libertà – un monologo di Sergio Pierattini messo in scena da Argot Produzioni per la regia di Maurizio Panici (i costumi sono di Sandra Cardini, le luci di Sara Pascale). Protagonista Maria Paiato (che per questa interpretazione ha vinto il Premio Ubu 2005 come migliore attrice) nelle vesti di una povera donna segnata per sempre dallo shock subito da bambina durante l’alluvione del Polesine del 1951.

«Mishelle di sant’Oliva» è in cartellone il 7 e 8 marzo alle 20.30 all’Auditorium di piazza Libertà. Il testo, la regia, le scene e i costumi sono di Emma Dante per la compagnia Sud Costa Occidentale (in collaborazione con festival delle Colline Torinesi, Espace Malraux de Chambery, Drodesera>Centrale Fies). Sul palcoscenico Giorgio Li Bassi e Francesco Guida. È la storia della ballerina Mishelle fuggita a Parigi lasciando in Sicilia il marito Gaetano che vive nel ricordo morboso della moglie e il figlio Salvatore che si prostituisce. Emma Dante porta alla luce il lato oscuro dei rapporti familiari, una vicenda di solitudine e desolazione.

Ad aprile sarà la volta di Moni Ovadia con «Es iz Amerike. Cosa ci vuoi fare è l’America» di cui firma anche la regia per la Promusic. L’11 e il 12 aprile alle 20.30 al teatro Donizetti, Moni Ovadia racconterà, attraverso la musica, la voce di Lee Colbert e la Stage Orchestra, l’influenza della canzone ebraica nella tradizione musicale americana del Novecento. Un po’ teatro, un po’ concerto, un po’ racconto: Moni Ovaia legge dati e testimonianze, racconta buffe storielle, canta storie di ebrei. Le scene e i costumi sono di Elisa Savi, il disegno luci di Daniele Savi.

Ultimo appuntamento della rassegna – il 18 e il 19 aprile alle 20.30 nell’ex Chiesa di sant’Agostino – è con «Vergine Madre, canti commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza» dalla Divina Commedia di Dante Alighieri di Lucilla Giagnoni con la collaborazione di Marta Pastorino. Le musiche originali sono di Paolo Pizzimenti. Lo spettacolo è prodotto da m.a.s. Juvarra. È una riflessione sulla contemporaneità della parola dantesca: sei canti della Divina Commedia diventano sei tappe di un pellegrinaggio nella vita e nell’analisi della famiglia.

(15/12/2006)

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