Zaccaria Cremaschi: personale a Clusone

Il pittore bergamasco Zaccaria Cremaschi espone in questi giorni una sua personale a Clusone nelle sale del Museo della basilica. La rassegna, che in definitiva è una antologica attraverso una accurata selezione di oltre cinquanta opere, è organizzata dallo «Studio d’arte Fioretti» di Bergamo, e si presenta con testi critici a cura di Fernando Noris.
Già allievo dell’Accademia Carrara sotto la guida del prof. Trento Longaretti, Zaccaria Cremaschi ha dato da vedere che gli insegnamenti ricevuti non sono caduti nel vuoto. Al contrario, essi si sono dimostrati indispensabili alla formazione di una personalità che è andata man mano crescendo e perfezionandosi con una applicazione veramente lodevole e che ora si dimostra espressione di vera maturità artistica. Lo sviluppo ragionato, metodico e serio da parte di Zaccaria Cremaschi lo si può quindi notare dai suoi dipinti, che abbracciano l’intero suo periodo professionale e che permette di comprendere l’impegno del pittore a non rimanere per nulla vincolato ai canoni accademici, oppure alle tradizioni del passato. D’altra parte una antologica vuol essere per i visitatori e per gli appassionati d’arte un autentico mezzo di confronto tra le opere dei periodi di età dell’artista, le sue preoccupazioni a volersi rendere coerente con se stesso e attento anche alle innovazioni degli stilemi contemporanei. Ed è proprio da tale confronto che si rilevano i «passaggi» evolutivi della ricerca pittorica il più possibile adeguata alla cultura coeva. Ecco quindi i dipinti di Zaccaria Cremaschi accentrarsi di volta in volta, e cioè con il passare del tempo, sui valori essenziali di un cromatismo che tenga in assoluta considerazione l’importanza della luce, delle tonalità allineate le une alle altre in perfetta armonia, oppure contrastate negli accostamenti e nei passaggi, in modo che un paesaggio, una natura morta, oppure una qualsiasi altra composizione, abbia per davvero ad avere una logica naturale con la concettualità che si vuol esprimere tramite l’interpretatività. E dire che Zaccaria Cremaschi sia un valido e sincero, oltre che poetico, interprete della realtà, è semplice constatazione. Tutto a suo esclusivo merito che noi giustamente gli riconosciamo.

Durata della mostra: fino al 7 gennaio.
Orari: venerdì dalle 15 alle 19,30, sabato e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19,30, chiuso il giorno di Natale.
Museo della basilica, Clusone.Lino Lazzari

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