Lucia Innocenti a Seriate

Pittori si nasce ma artisti si diventa: è un vecchio proverbio che trova perfetta rispondenza nella realtà. Tutti, infatti, possiamo essere pittori poiché tutti possiamo essere capaci di scarabocchiare fogli da disegno con immagini colorate, ma con quale risultato o pregio artistico? Nessuno certamente, anche se da tempo va diffondendosi l’idea che anche gli «scarabocchi» hanno un loro valore intrinseco artisticamente da non sottovalutare. Ma noi rimaniano sempre dell’avviso che una immagine visiva per essere dichiarata vera espressione artistica necessita di una proprietà poetica che solo alcuni sono capaci di realizzare. La pittrice bergamasca Lucia Innocenti è senza alcun dubbio da inserirsi nell’elenco di questi ultimi, poiché non solo è brava pittrice, ma soprattutto è autentica artista.
Una dimostrazione chiara ed evidente di quest’ultima asserzione è la mostra antologica che Lucia Innocenti presenta in questi giorni a Seriate, mostra organizzata dall’Asav (Associazione seriatese arti visive) con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Seriate. Una dotta valutazione delle sue opere, a firma del critico e studioso d’arte Marco Lorando, è pubblicata sul dépliant che accompagna la rassegna.
L’esame d’insieme delle opere, una quarantina complessivamente, ripercorre l’iter professionale di Lucia Innocenti a partire dal 1971 ad oggi. È un percorso particolarmente suggestivo che mette in chiaro risalto le capacità espositive ed interpretative di questo artista seriatese la quale, dopo un figurativo ancora legato alle lezioni apprese dal prof. Trento Longaretti alla nostra Accademia Carrara, gradatamente va evolvendosi in stilemi che si agganciano ad un astrattismo per nulla in opposizione con il figurativo. Quest’ultimo rimane come «fondamento», se così possiamo dire, per essere punto di partenza della struttura segnica in quanto tale. E qui ha buon gioco la fantasia di Lucia Innocenti, la quale, sorretta ormai da una sicura padronanza del segno e delle componenti formali del soggetto da ritrarre, non trova fatica alcuna a realizzare «composizioni», come ella le definisce, dove la rigida norma della geometria si immerge nella pluralità cromatica così da ottenere quel prezioso lirismo che si identifica nell’arte e che Lucia Innocenti appunto sa ottenere e realizzare con le sue opere.

Durata della mostra: fino al 30 dicembre.
Sala espositiva «Virgilio Carbonari», piazza Alebardi 1, SeriateLino Lazzari

© RIPRODUZIONE RISERVATA