Un minuto con Dante
Esempi di mansuetudine

Dopo che Virgilio ha chiarito a Dante la strana logica dell'amore che, più lo dividi e più si moltiplica, aggiunge che sarà Beatrice a fugare definitivamente ogni dubbio di Dante relativo a questa verità.

ESEMPI DI MANSUETUDINE

15. 94 Indi m'apparve un'altra con quell'acque
15. 95 giù per le gote che 'l dolor distilla
15. 96 quando di gran dispetto in altrui nacque,

15. 97 e dir: «Se tu se' sire de la villa
15. 98 del cui nome ne' dèi fu tanta lite,
15. 99 e onde ogni scienza disfavilla,

15.100 vendica te di quelle braccia ardite
15.101 ch'abbracciar nostra figlia, o Pisistràto».
15.102 E 'l segnor mi parea, benigno e mite,

15.103 risponder lei con viso temperato:
15.104 «Che farem noi a chi mal ne disira,
15.105 se quei che ci ama è per noi condannato?».


Dopo che Virgilio ha chiarito a Dante la strana logica dell'amore che, più lo dividi e più si moltiplica, aggiunge che sarà Beatrice a fugare definitivamente ogni dubbio di Dante relativo a questa verità. A questo punto Dante avverte di essere rapito in estasi e di assistere ad alcune visioni che hanno per oggetto esempi di mansuetudine premiata. Il primo di questi esempi, come al solito, è quello di Maria.

L'episodio è quello narrato dal vangelo di Luca: Gesù dodicenne viene ritrovato dai genitori nel tempio di Gerusalemme, dopo tre giorni di ricerche. Maria, con atto dolce di madre, si comporta con profonda saggezza ed equilibrio, non c'è rimprovero né ira nelle sue parole. Il secondo esempio è tratto dalla storia greca: La moglie del tiranno di Atene Pisistrato si reca dal marito tutta turbata per chiedergli di punire severamente un giovane che ha sorpreso a baciare la figlia. Pisistrato, benigno e mite, risponde alla moglie “Che faremo noi a chi ci vuol male se dobbiamo punire quelli che ci amano?”.

Enzo Noris

© RIPRODUZIONE RISERVATA