Due bergamaschi a Brera

Due artisti bergamaschi, Patrizia Masserini pittrice, e Carlo Previtali scultore, espongono in questi giorni a Milano le loro opere in una mostra in contemporanea. Dotati di esperienza e di eccellenti traguardi ottenuti con le loro originali e incontraddistinte personalità, entrambi hanno sempre ottenuto favorevoli consensi di pubblico e di critica tramite le loro mostre personali in importanti Gallerie d’arte sia in Italia che all’estero.
PATRIZIA MASSERINI è nata a Gazzaniga, dove tuttora vive e lavora. La sua pittura, realizzata con uno stilema post-figurativo ma pur sempre evidenziato attraverso un disegno dal tratto sicuro e da un cromatismo inconfondibile che varia nelle tonalità più accentuate degli azzurri, dei bleu, dei rossi e così via, si rivolge principalmente allo studio della figura. La quale non è da intendersi come «modello» a finalità descrittiva o fotografica, bensì ad una concettualità che trova la sua ragion d’essere nella realtà umana. Tale figura, principalmente femminile, è «simbolo», è identificazione con l’intimo dell’animo coinvolto dalle vicissitudini del mondo esterno più che mai e, soprattutto, identificato con i valori dello spirito che ben sa estraniarsi in una «esistenza», o in un esistenzialismo, che definiremmo interamente filosofico o, addirittura, mistico.
CARLO PREVITALI è nato a Bergamo ed ha pure al suo attivo anche l’insegnamento all’Istituto d’arte «Andrea Fantoni», al Liceo artistico e all’Accademia Carrara, sempre a Bergamo, e al Liceo artistico statale di Lovere. È uno scultore dotato di fervida creatività, in special modo dedito alla ceramica. Ci troviamo di fronte ad un artista che, in certo senso, si lascia affascinare dal mondo dei sogni, della fantasia, dell’irrealtà quasi, senza mai però trasbordare in eccessi di autocompiacenza. Il che non si addice ad un artista, né tanto meno a lui che vero artista è. Lasciarsi trasportare da queste «imamgini» idealizzate è ciò che Carlo Previtali chiede ai fruitori delle sue sculture, ma non per ignorare la realtà, bensì per accettarla anche attraverso il significato di un messaggio che vuol condurre ad approfondire il mistero della vita, gli ideali che vanno attuati, le gioie e le ansie quotidiane così da superarle con serenità ed ottimismo. Sì, perché Carlo Previtali vuol comunicare a tutti proprio questo: serenità ed ottimismo.

Durata della mostra: fino al 7 luglio.
Orari: tutti i giorni, eccetto la domenica e il lunedì, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.
Galleria «Gabriele Cappelletti», via Brera 4 – MilanoLino Lazzari

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