Agli infrarossi le tele inviate a Canberra
Svelati i segreti dei dipinti della Carrara

Gli esperti della Galleria nazionale australiana in Canberra hanno usato tecnologie a raggi infrarossi su capolavori del Rinascimento provenienti dall'Accademia Carrara per rivelare sorprendenti differenze fra quello che era dipinto originariamente e l'opera finita.

Gli esperti della Galleria nazionale australiana in Canberra hanno usato le ultime tecnologie a raggi infrarossi su capolavori del Rinascimento in esposizione, provenienti dall'Accademia Carrara di Bergamo (attualmente chiusa per lavori di restauro) per rivelare sorprendenti differenze fra quello che era dipinto originariamente e l'opera finita.

Secondo il conservatore capo della galleria David Wise, l'esempio che più colpisce è il Ritratto di Gentiluomo di Altobello Melone del 1513, che si pensa ritragga Cesare Borgia, dove una tranquilla vista di alberi è sostituita da cieli tempestosi e una spada che impugnava è trasformata in bastone da passeggio.

«Sarebbe stato un ritratto più imponente, forse il committente non voleva essere mostrato in quella maniera», spiega Wise. Un altro Ritratto di Gentiluomo del 16° secolo, di Francesco Prata, che sullo sfondo mostra colline e il cielo, ritraeva prima il soggetto davanti a un tendaggio.

«Probabilmente questo indica una cambiamento di moda. Dal taglio dei capelli si intuisce che il soggetto fosse un pò un damerino, sensibile alla moda». La maggior parte dei quadri in mostra sono piccoli, di scala domestica. Quindi saranno stati commissionati da privati, e chi pagava poteva decidere sul suo aspetto, osserva l'esperto. La mostra Rinascimento. Raffaello-Botticelli-Bellini-Tiziano. Dipinti italiani del XV e XVI secolo provenienti dall'Accademia Carrara di Bergamo, che prosegue fino al 9 aprile, si compone di 72 lavori su tela e tavola realizzati fra il 1400 e il 1600 da pittori dell'Italia settentrionale e centrale. Dalla sua apertura il 9 dicembre, ha venduto 160 mila biglietti.

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