Gente di plastica, in scena il contrasto tra finzione e realtà

«Gente di plastica», con cui Pippo Delbono è domani e giovedì al Teatro Donizetti, si articola sul contrasto tra scene famigliari da spot pubblicitario, falsamente armoniose e serene, e l’angoscia esistenziale, culminata nel suicidio, della drammaturga inglese Sarah Kane. È il contrasto tra un ordine apparente, che si imbozzola in una felicità di plastica sulle note sarcastiche di Frank Zappa, e un dolore vivo, un bisogno di autenticità e una ricerca tanto sinceri quanto, però, distruttivi.

È un invito a superare la superficie delle cose, che Delbono declina tra musica, poesia, la spiazzante fisicità di attori disabili mescolati a attori normodotati, ironia, visioni grottesche. In scena ci sono, oltre allo stesso Delbono, Dolly Alberini, Gianluca Ballaré, Bobò, Enkeleda Cekani, Margherita Clemente, Piero Corso, Lucia Della Ferrera, Fausto Ferraiolo, Gustavo Giocosa, Simone Goggiano, Elena Guerrini, Mario Intruglio, Nelson La Riccia, Maura Monzani e Pepe Robledo. Lo spettacolo ha debuttato due anni fa ed è coprodotto da Emilia Romagna Teatro e Teatro Metastasio di Prato.

Il viaggio di Delbono (Varazze, 1959) verso un teatro ridotto all’osso, il più possibile prossimo alla vita, che commuove e colpisce allo stomaco, è iniziato vent’anni fa con Pepe Robledo, nell’appren-distato all’Odin Teatret e con Pina Bausch e poi in spettacoli come «Il tempo degli assassini». Nel ’95 la svolta, con la scelta di assumere attori presi letteralmente dalla strada, come il sordomuto Bobò, incontrato in un laboratorio al manicomio di Aversa, Nelson, Mister Puma e altri. Esplode il fe-nomeno-Delbono: premi (Ubu, Premio della Critica, Premio Olimpico, anche un David di Donatello per il documentario tratto da «Guerra») e ampie tournée, che oggi ne fanno uno dei simboli del tea-tro contemporaneo italiano.

Informazioni utili

Inizio ore 20.30. Ingresso euro 11/8, Giovanicard 5.

Info: www.teatrodonizetti.it, tel. 035/4160611.

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