Pasotti nei panni di Arlecchino
Ciak, si gira a Cornello dei Tasso

«Ci siamo, si parte. E quei pochi che stasera sono qui, attori e tecnici, sono quelli che avrei sempre voluto. Un grazie a tutti». Sono da poco passate le 20,30 di lunedì e Giorgio Pasotti dà il via alle riprese di «Io, Arlecchino».

«Ci siamo, si parte. E quei pochi che stasera sono qui, attori e tecnici, sono quelli che avrei sempre voluto. Un grazie a tutti». Sono da poco passate le 20,30 di lunedì e Giorgio Pasotti inizia a realizzare il suo sogno. Dà il via alle riprese di «Io, Arlecchino», film desiderato, cercato con caparbietà nella sua terra d'origine. Con l'Officina della comunicazione di Bergamo, Rai cinema, e grazie anche a imprenditori della valle, ci è riuscito.

«Un'idea nata due anni fa – dice ancora – che ora bisogna portare a termine rendendo onore a una scommessa e a chi ha creduto a questa scommessa». Con lui, alla regia, anche il bergamasco Matteo Bini: «Nel film la compagnia di Commedia dell'arte si chiama “Compagnia degli uniti” – dice anche lui a inizio riprese – quello che siamo e saremo noi in queste settimane».

Siamo a Cornello dei Tasso, il piccolo borgo medievale di Camerata, in Val Brembana, trasformato per una decina di giorni in set cinematografico. Una location che la troupe ha ritenuto ideale per il suo fascino, ma anche per l'isolamento dal contesto urbano. Qui, per i primi due giorni, si gira in notturna, fino alle 4. Sugli antichi muri del borgo ci sono i fogli della produzione che “si scusa” con la piccola comunità del Cornello per il disturbo. Ma gli abitanti sembrano più che altro entusiasti e incuriositi per quanto sta succedendo.

Pronti a fornire una gallina se serve per la scena o un trattorino per portare sul set il carrello del regista. Dal pomeriggio il borgo è un via vai di tecnici e strumentazioni. Le case che videro l'ascesa del casato dei Tasso, ora ospitano il quartier generale della troupe, sala costumi e trucchi. Sul set, in questi primi giorni di riprese, anche il regista Davide Ferrario, che poi sarà coinvolto nella fase di montaggio. Le prime scene si girano nella chiesina, svuotata di banchi e arredi.

Per le prime scene ci sono quasi tutti i principali personaggi del film, Pasotti che sarà Paolo e poi Arlecchino, il padre Giovanni, anziano Arlecchino, interpretato da Roberto Herlitzka, Valeria Bilello Colombina, Lunetta Savino, Gianni Ferreri, Eugenio De' Giorgi e il ventiduenne Dabre Harouna «Derek».

Da oggi le riprese saranno di giorno, sempre a Cornello, ancora una settimana. Sabato si girano le scene aeree con l'uso di un drone (un piccolo aeromobile), il 28 settembre si va all'ospedale di San Giovanni Bianco. Le pause solo di domenica.

Tra le altre location, San Pellegrino, Città Alta, l'aeroporto di Orio, Alzano e studi televisivi a Padova. L'ultimo ciak previsto tra un mese. Su Facebook («Io, Arlecchino»), il diario giornaliero con foto e video del backstage.

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