Da Battisti ai Fab Four
Viaggio nel pop ad Alzano

Tre quarti di secolo di musica leggera. È questo in sintesi il programma che sabato sera 5 ottobre all'Auditorium Montecchio di Alzano Lombardo l'Orchestra Fiati del Complesso bandistico di Albino diretta da Savino Acquaviva presenterà al pubblico.

Tre quarti di secolo di musica leggera. È questo in sintesi il programma che sabato sera 5 ottobre (alle 21, ingresso libero) all'Auditorium Montecchio di Alzano Lombardo l'Orchestra Fiati del Complesso bandistico di Albino diretta da Savino Acquaviva presenterà al pubblico. Un percorso musicale originale, scandito da una serie di anniversari del pop.

Quest'anno infatti corrono i 70 anni dalla nascita di Lucio Battisti e Lucio Dalla. Sono poi i 50 di fondazione del gruppo popolarissimo dei Nomadi di Beppe Carletti. E sempre cinquant'anni fa i Beatles incidevano il loro primo 33 giri e d'estate impazzavano le canzoni «Abbronzatissima» e «I Watussi» di Edoardo Vianello, primi esempi di «tormentoni» da bella stagione. Ancora, più vicino a noi, 10 anni fa se ne andava Giorgio Gaber. L'organizzazione è a cura dell'associazione Giuliano n'Abana. A raccontare il progetto è il maestro Savino Acquaviva, da trentacinque anni alla guida del Complesso di Albino («Un record - dice -: ho iniziato poco dopo il diploma in conservatorio e il rapporto continua fino ad oggi ininterrottamente»).

«L'idea è stata quella di proporre qualcosa per l'estate, un programma disimpegnato: divertente per chi suona e per chi ascolta. Strada facendo ho scoperto il filone degli anniversari, da Lucio Dalla a Battisti. Cercando tra il repertorio ho selezionato alcuni dei brani e delle canzoni più significative». Ad esempio, nel caso di Gaber verranno eseguiti aspetti diversi della sua poetica: «Faremo un brano come "Shampoo", simbolo del repertorio di musica cabarettistica, mentre "La libertà" è un esempio noto di canzone impegnata». Per questo il concerto, oltre al Complesso bandistico di Albino, si avvale di altri interventi: ci sarà il giovane batterista Filippo Acquaviva, allievo di Stefano Bertoli e più volte premiato, il cantante-cabarettista Osvaldo Ardenghi, che interpreta i brani di Gaber, il giovane chitarrista Davide Zandonella, che esegue un pezzo dei Pink Floyd, e il gruppo vocalist Steven's Sisters che sottolinea i vari momenti musicali. In alcuni casi il progetto ha potuto avvalersi di arrangiamenti originali «appena adattati alle sonorità del gruppo di fiati», precisa il direttore. Il risultato è una carrellata divertente, alla quale si aggiunge una vena di rock, e che ha ottenuto un grande successo di pubblico nelle due precedenti uscite estive. Il motivo? «Sicuramente perché è musica più leggera, divertente. Ma il gruppo e io ci abbiamo messo lo stesso impegno e la stessa serietà che poniamo anche negli altri repertori. Ho sempre coltivato la musica leggera - spiega Acquaviva -: fin da giovane ho suonato nei complessini per le balere e le discoteche, sono legato a questa musica e mi piace dedicarmi anche a questo repertorio». Dove sta la differenza tra questo repertorio e quello colto? «È diversa la fruibilità: i classici sono molto più impegnativi; queste, dopo tutto, sono sostanzialmente canzonette, anche se trattate con la stessa serietà».

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