«L'America allo specchio»
Nembro, sbarca la grande musica

«L'America allo specchio» connota eventi legati alla cultura d'oltre Oceano: una serie di concerti distribuiti nell'arco dell'anno che culminano con un festival. Anche quest'anno la rassegna finale è stata pensata nel rinnovato Auditorium Modernissimo di Nembro.

«L'America allo specchio» connota eventi legati alla cultura d'oltre Oceano: una serie di concerti distribuiti nell'arco dell'anno che culminano con un festival. Anche quest'anno la rassegna finale è stata pensata nel rinnovato Auditorium Modernissimo di Nembro, cittadina alle porte di Bergamo, e vede rinnovata la collaborazione tra la locale Amministrazione e Geomusic.

È un viaggio intercontinentale che vede protagonisti cantautori della scena folk-rock americana, artisti più o meno famosi che si stanno distinguendo per un'ottima e fertile creatività. Ciò vale soprattutto per la splendida CARRIE RODRIGUEZ, che inaugurerà la kermesse, chitarrista e violinista accompagnata alle chitarre da LUKE JACOBS, e per TIMM GRIMM, altra voce interessante che si divide tra folk e country rurale e si esibisce con una band. Chiaramente su di un fronte più rock l'immortale ELLIOTT MURPHY, un beniamino delle nostre terre, che questa volta si presenta nella più intima versione “acustica” con l'incredibile chitarrista elettrico OLIVIER DURAND.

La natura della rassegna non esclude possibili integrazioni al programma.

Con “L'AMERICA ALLO SPECCHIO” Geomusic intende rilanciare la propria voce anche sulla scena locale, dopo un forzato periodo di parziale silenzio dovuto a cause di forza maggiore, e sottolineare la propria consueta vitalità. 

I PROTAGONISTI

Carrie Rodriguez
La texana Carrie Rodriguez è una delle stelle del nuovo folk americano. La critica l'ha paragonata a Norah Jones e Lucinda Williams e il Club Tenco, da sempre sensibile alle nuove promesse della canzone d'autore, l'ha fortemente voluta come guest internazionale sul palco dell'Ariston l'11 novembre del 2011. E il 2011 è l'anno della definitiva consacrazione della giovane cantautrice texana che, oltre alle collaborazioni prestigiose con John Prine, Mary Gauthier, Lucinda Williams, Bill Frisell, etc. ha partecipato al disco d'esordio dell'attore Jeff Bridges, prodotto dal genio di T Bone Burnett. Un destino segnato quello di Carrie, se si considera che suo padre David è un apprezzato folk singer con una decina di dischi all'attivo e la zia era Eva Garza, una delle più importanti voci messicane degli anni '50. Molti esponenti di spicco della scena cantautorale americana sono amici di famiglia; su tutti Lyle Lovett, che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua carriera. La svolta arriva nel 2001 quando il songwriter Chip Tayor, fratello dell'attore John Voight, la nota nel corso del celebre festival SXSW di Austin e le propone di collaborare con lui. L'unione frutta una manciata di dischi e innumerevoli tour in America e Europa tra il 2002 e il 2007. È una palestra fondamentale per Carrie, che nel 2006 pubblica il suo primo disco solista Seven Angels on a Bicycle (con la partecipazione di Bill Frisell), cui seguirà nel 2008 She ain't me (che include una canzone scritta a quattro mani con Mary Gauthier) e nel 2009 il Live in Louisville, dove compaiono alcune canzoni eseguite in duo con Lucinda Williams. Nel 2010 decide di tributare il giusto omaggio agli artisti che l'hanno influenzata e le hanno permesso di crescere con l'album Love & Circumstance. Il disco include canzoni di suo padre, dei Little Village (Hiatt/Lowe/Coder/Keltner), Richard Thompson, Townes Van Zandt, Hank Williams, Lucinda Williams e altri ancora. Il progetto è un personale ritratto del songwriting americano, filtrato attraverso il violino e la voce calda della Rodriguez che dichiara le sue radici e il suo amore verso la canzone d'autore. Carrie Rodriguez basa il suo stile e la sua musica su una solida capacità tecnica di strumentista, affinata negli anni di tour: il violino, in primis, il mandolino e la chitarra tenore. A questo aggiunge la sua voce sicura e corposa e una scrittura pungente e sempre alla ricerca di nuove atmosfere, come dimostra l'ultimo Give Me All You Got, il suo album più personale e autobiografico, che presenterà nel prossimo tour italiano.

TIM GRIMM BAND
Tim Grimm ha suonato e collaborato col suo grande idolo e amico Ramblin Jack Elliott, ha recitato al fianco di Harrison Ford e ha diviso il palco con il poeta Wendell Berry. Il suo The Black Fields è stato votato come il miglior album di “musica americana” nel 2006. Nel 2000 il Chicago Sun lo ha definito miglior scoperta dell'anno e nel 2004  stato eletto miglior voce maschile del circuito radiofonico americano di roots music. Tanti premi e riconoscimenti per un artista che ha visto tutti i suoi ultimi dischi raggiungere la cima delle classifiche folk e roots. Il suo genere spazia dal folk al country, mantenendo una forte radice rurale sia nei testi che nell'accompagnamento delle canzoni. La sua calda voce da narratore si circonda di strumenti tradizionali come la fisarmonica, le chitarre e il violino. Johnny Cash, Woody Guthrie, John Prine e lo Springsteen di Nebraska sono i paragoni che la critica muove spesso nei suoi confronti. Dopo alcuni anni passati a Los Angeles, dove ha lavorato moltissimo come attore, Tim Grimm è ritornato nella sua fattoria di 80 acri nell'Indiana, per dedicarsi alla musica e alla sua famiglia. Un altro grande songwriter dell'Indiana è John Mellecamp, di cui spesso Grimm propone alcune sue canzoni dal vivo. I dischi di Grimm sono piccole perle, semplici e diretti, impreziositi dalla chitarra di Jason Wilber (chitarrista di John  Prine) e dalla voce di Krista Detor, che si intreccia a meraviglia con la sua, creando armonie suggestive e sospese. In concerto si presenta con la sua band.

www.timgrimm.com

ELLIOTT MURPHY & OLIVIER DURAND
In puro stile rock 'n roll Elliott James Murphy Jr. nasce al Mercy Hospital del Rockville Center di New York nel 1949, da una agiata famiglia che lavora nello show business. La madre Josephine è un attrice mentre il padre Elliott Sr. è un impresario molto noto, il cui poliedrico Aquashow ebbe successo per tutti gli anni Cinquanta nel terreno su cui inizialmente aveva trovato posto la Fiera Mondiale di New York del 1939. Lo straordinario spettacolo veniva rappresentato in un teatro all'aperto stile Art Deco e comprendeva pagliacci che andavano sott'acqua, ballerine che nuotavano, giocolieri e teatranti, con la musica della Dike Ellington Orchestra. Più tardi, Elliott Sr. aprirà lo SKY CLUB in Roosevelt Field, Long Island, non lontano da dove Charles Lindbergh prese il via per il suo storico volo verso l'Europa. Lo SKY CLUB era un ristorante/club privato che ospitava famosi personaggi politici del tempo, come Bobby Kennedy e Nelson Rockefeller. Ma quel che più impressionava il giovane Elliott erano le serate di ballo, in cui si esibivano le Ronettes, Jay and the Americans e i Seeds. Elliott è cresciuto nei dintorni di Garden City, e ha cominciato a suonare la chitarra a 12 anni. Con la sua band The Rapscallions ha vinto la "Battle of the Bands" dello stato di New York nel 1966. Comincia a scrivere canzoni mentre canta per le strade d'Europa nel 1971 e ritorna a New York dopo un breve periodo passato a San Francisco per ottenere un contratto con la Polydor Records. Il suo album di debutto Aquashow(1973) raccoglie un enorme successo di critica, finendo in molte occasioni sulle liste dei migliori di vari giornali per quell'anno, con articoli su Rolling Stone, Newsweek e New Yorker. I successivi Lost Generation (1975), Night LIghts (1976) e Just a Story from Anerica(1977) vengono accolti con lo stesso interesse. Ospiti speciali sono Mick Taylor, Billy Joel, Phil Collins. La sua musica è una sorta di rock poetico post-Dylan, pesantemente influenzato dai newyorkesi Velvet Underground, sostenuto dalla potenza espressiva di Murphy alla chitarra e all'armonica. Sia per scelta che per necessità, passa alla produzione indipendente con la pubblicazione dell'EP Affairs (1980) che vende bene in Europa e prepara il terreno per Murph the Surf (1982) che otterrà un buon successo. Nel 1985 Jerry Harrison (dei Talking Heads) produce Milwaukee, dando inizio alla lunga relazione con l'etichetta discografica francese New Rose. All'epoca Murphy è spesso in tour in Europa e infine si stabilisce a Parigi nel 1989, dove vive tuttora con la moglie e il figlio. In Selling the Gold (1985) lo si puù ascoltare in un duetto con Bruce Springsteen, il vecchio amico che spesso lo invita sul palco nei suoi spettacoli europei. Aldilà della musica, Murphy ha scritto per Rolling Stone, Spin e vari giornali europei. Ha pubblicato Could and Electric (un romanzo semi-autobiografico uscito in Francia, Germania e Spagna) e due raccolte di racconti (The Lion Sleeps Tonight e Where the Women Are Naked And The Men Are Rich) e il recente Café Notes(per le edizioni francesi Hachette). Durante una recente apparizione alla TV spagnola, ha detto: "La letteratura è la mia religione e il Rock and Roll è la mia droga." I suoi album Beauregard, Rainy Season, Soul Surfing e La Terre Commune (in duo con Iain Matthews) segnano una ripresa di forza nella sua carriera discografica e sono in molti a definire il doppio Strings of the Storm il migliore di tutti. Col mago della chitarra Olivier Durand è sempre in tournèe, con una media di più di 100 spettacoli l'anno per tutta Europa. Nel 2006 viene pubblicato Coming Home Again, che segna un ritorno al sound delle origini. Segue Notes from the Underground, del 2008. Ventinovesimo numero della lunga carriera discografica del leggendario cantautore, è ancora una volta un ritorno alla classica scrittura di Murphy, che ha caratterizzato lavori come Aquashow e Just A Story From America. E' stato registrato a Le Havre, in Francia, con un pugno di talentuosi musicisti europei e americani, tra cui il virtuoso chitarrista francese Olivier Durand e il tastierista di New York Kenny Margolis. Nelle tredici nuove canzoni Murphy si toglie il cappello di fronte alle sue icone culturali, tanto diverse da andare da Hemingway e Paris Hilton agli esotici locali dall'India a Veracruz, con musica e parole che appartengono, come sempre, a quel mitico luogo che i suoi fans chiamano da sempre Murphyland. Nelle due date italiane di fine ottobre 2009, Elliott Murphy ha presentato il nuovo album fresco di stampa, il doppio Alive in Paris che mostra, sia nel CD che nel DVD, la grande massa di energia che Elliott sa mettere in circolo in compagnia dei suoi fidi compari, amabilmente definiti 'The Normandy All Stars' vista la provenienza: prima di tutto il chitarrista Olivier Durand (con cui spesso si esibisce in duo), Alan Fatras alla batteria e Laurent Pardo al basso.

Suonare dal vivo a Parigi è abbastanza consueto per questo artista ormai trapiantato da anni in Francia, la novità è che questa volta si tratta di spazi 'sociali' ovvero le sedi dei vari arrondissement (le circoscrizioni in cui è diviso il Comune di Parigi) che hanno ospitato il quartetto.

Un agile baedeker per fare il punto sulla mappa artistica di questo grande musicista, tanto preciso quanto generoso nell'offrirsi al suo pubblico.

Dopo la scorpacciata ‘live', il cantautore (e scrittore) americano si ripresenta con un nuovo capitolo della sua vasta discografia. È uscito infatti a novembre 2010 il nuovo album, che si intitola semplicemente Elliott Murphy. In scaletta undici brani realizzati con la collaborazione di Olivier Durand e i fidi Normandy All Stars, con una serie di ospiti tra cui Kenny Margolis alle tastiere e pianoforte.

A gennaio del 2012 esce il nuovo album live, registrato coi fidi NORMANDY ALL STARS, la band capitanata da OLIVIER DURAND che lo accompagna ormai da anni. Just a story from New York ci regala momenti emozionanti nella dimensione più congeniale a Elliott e soci: quella dal vivo che abbiamo potuto apprezzare nei tanti tour italiani organizzati da Geomusic.

Nel gennaio del 2013 esce It Takes a Worried Man. Così l'ha recensito il sito Mescalina.it: "La produzione è affidata al figlio Gaspard mentre oltre ai soliti Normandy All Stars capitanati dalla chitarra di Olivier Durand nel disco troviamo il pianoforte di Kenny Margolis e la voce in sottofondo di Patti Scialfa in I am Empty probabilmente il più bel brano del disco, dall'inizio crepuscolare che cresce di ritmo fino ad un finale in chiave rock con una sventagliata del fido Olivier. Da notare anche la rivisitazione del traditional folk Worried Man Blues e la pianistica Even Steven con un inedito Murphy da solo al pianoforte e la solare Angeline in chiave rock dove il nostro vuole rilassarsi con un sound più commerciale."

ELLIOTT MURPHY - voce, chitarra, armonica

OLIVIER DURAND - chitarra solista

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