I concerti iniziano alle 21, l'ingresso è libero.
I Marta sui Tubi hanno conosciuto un successo fulminante con l'album «C’è gente che deve dormire» e con il recente tour a supporto del dvd «Nudi e Crudi». A ottobre hanno pubblicato un nuovo album intitolato «Sushi & Coca» (il loro disco più ambizioso e sperimentale con l’inserimento nell’organico di Paolo Pischedda al piano e organo hammond). I Marta Sui Tubi nascono come duo, formato da Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone. Originari di Marsala (Trapani), si trasferiscono per qualche anno a Bologna. Nel giro di pochi mesi passano dai primi concerti nei pub alle registrazioni del loro albun d’esordio con Fabio Magistrali e lo pubblicano con Eclectic Circus Records a fine 2003. All’inizio del 2004 tutta la stampa musicale ha accolto il disco come un capolavoro. Nello stesso periodo la famiglia si allarga con l’inserimento alla batteria di Ivan Paolini. Pubblicano l'album «Muscoli e dei», spinto dal singolo «Vecchi difetti». Al Mei 2004 (Meeting delle etichette indipendenti) i Marta vengono premiati come Miglior gruppo indipendente italiano.
Nel 2005 entrano in studio con Marco Tagliola, già produttore di artisti del calibro di Vinicio Capossela e Nada. Registrano «C’è gente che deve dormire» (V2/Eclectic Circus), album impreziosito dalla partecipazione di Bobby Solo, Moltheni, Paolo Benvegnù, Sara Piolanti e altri. A maggio 2006 un estratto dell'album, «L’abbandono», premiato al Mei 2006 come Miglior video. A inizio 2008 i Marta sui Tubi aprono la loro etichetta Tamburi Usati e pubblicano «Nudi e Crudi»: un dvd+cd audio che contiene le registrazioni di diversi concerti e anche il singolo «L’unica cosa», anticipazione del nuovo album, accompagnato da un video passato in rotazione su tutte le tv musicali.
Niccolò Fabi (lanciato tra le Nuove proposte di sanremo '97 con «Capelli», disco di platino lo stesso anno con l'album «Il giardiniere» e tra i protagonisti del grande concerto di Bologna in occasione dell'incontro tra Papa Wojtyla e i giovani) presenta invece il suo ultimo lavoro: «Violenza 124», sette variazioni dello stesso tema, che è ovviamente d'attualità. C'è voglia di sperimentare in quest'opera di Fabi, frutto della collaborazione a più mani e voci con sei nuclei artistici: Mikadelic, Olivia Salvadori & Sandro Mussida, Boosta, Roberto Angelini, Fli Gnu Quartet e la Artale Afro Percussion Band. A loro Fabi ha dato il canovaccio su cui costruire la storia, una narrazione a 7 voci diverse, che fanno musica in maniera diversa e che sono accomunate dalla volontà di esplorare. Un canovaccio che non è stato altro che una vera e propria «cellula di partenza» (come la definisce lui stesso), un'unità musicale minima con un carattere abbastanza preciso da sviluppare in base alle proprie motivazioni stilistiche. «Volevo utilizzare la musica come un luogo dove fare incontrare degli artisti che stimo e un progetto da condividere libero da una forma già costituita, volevo un principio più che un fine e una storia importante raccontata da voci diverse». Il cantautore romano dopo aver ricevuto le sei storie le ha assemblate e mixate insieme alla cellula principale dando vita a un album forte e complesso. «Violenza 124» è così una suite musicale della durata di 36'49''.
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