Sala Greppi, è tempo di Festival
Pianisti internazionali sul palco

Dalle pacate evoluzioni barocche del «dilettante» di musica Tomaso Albinoni fino alle post-avanguardie di Olivier Messiaen. Il 28° Festival internazionale dei «Concerti d'autunno» si conferma nella esemplare eterogeneità delle proposte, che quest'anno tornano al numero di quindici. Non sono pochi i ritorni di cavalli di razza, ma non mancano nemmeno le novità. A tratti, in alcuni programmi, si intravedono scelte dotte e piuttosto sofisticate. Se la partenza è affidata a un quartetto femminile che ha già entusiasmato la Greppi nella scorsa stagione, un altro quartetto d'archi che si presenta con eccellenti credenziali è l'Auryn (26 novembre), da 27 anni sulla breccia internazionale più quotata, con integrali discografiche di Schubert, Beethoven, oltre che Haydn, nell'anno dell'anniversario in corso.

E il programma, con l'op. 131 di Beethoven, l'op. 80 di Mendelssohn e il Quartetto n. 6 di Bartók è di quelli di primo piano. Ampio, come di consueto, è il viaggio tra i tasti del pianoforte. La prima pianista che si proporrà sul palcoscenico (8 ottobre) è la giovane cremonese Beatrice Magnani (classe 88), allieva di Ludmilla Krylova, della scuola mitica di Neuhaus. Il programma anticipa le celebrazioni chopiniane, con la prima Ballata, due Notturni e la serie completa degli Studi op. 12. Subito dopo ci sarà il veronese Filippo Gamba (15 ottobre), di ritorno alla Greppi, propenso a un pianismo pensoso e introspettivo: i Canti dell'alba op. 133 di Schumann, l'ultimo Brahms dell'op. 118, e la Sonata op. 164 di Schubert.

Un ritorno, sulla scorta dell'ottima prova dello scorso anno, è quella del russo Kirill Gerstein (5 novembre), con un programma severo, tra Johann Sebastian Bach (Toccata Bwv 910), Ferruccio Busoni e la monumentale Sonata in si minore di Liszt. Ma un tratto decisamente singolare si coglie in filigrana nella serata di Andrea Lucchesini, un pianista che in Sala Greppi è conosciuto e molto amato: la sua sarà una conferenza concerto dal titolo «... tasti, tasti, tasti...», ossia un percorso tra vicende biografiche e vicende artistiche. Un nuovo volto è invece quello del canadese Marc-André Hamelin (17 novembre), portento della tecnica e specialista dei repertori tecnicamente pressoché ineseguibili. Ne darà una prova anche a Bergamo, con la Sinfonia per piano solo di Charles Alkan, antagonista di Liszt. Tra i complessi quest'anno si presenta solo il Bozen Baroque Orchestra diretto dal cembalista Claudio Astronio, specializzato in repertori antichi o fuori dai consueti giri concertistici (1 ottobre). La proposta mette a fuoco i Concerti dell'op. X del «dilettante» veneto Tomaso Albinoni, in realtà ferratissimo compositore, studiato anche da Bach e apprezzato da Vivaldi.

Un gruppo non nuovo – spiccava tra i concerti di «Tempo Barocco», rassegna che quest'anno non si è vista – è il Trio Voces Intimae, fortepiano, violino e violoncello: proporranno un tutto Schubert, compresa la Sonata Arpeggione, con strumenti originali e d'epoca, e della carica espressiva fanno il loro cavallo di battaglia. Torna anche il Trio di Parma, a cui è affidata la conclusione (10 dicembre), affiancati dal clarinetto di Alessandro Carbonare: ma saranno alle prese con Messiaen, oltre che con il Trio op. 11 di Beethoven. Un occhio di attenzione è riservato anche al violino, con due primedonne tedesche che non dovrebbero tradire i palati più esigenti: Sabrina-Vivian Höpcker, affiancata da Fabio Bidini (29 ottobre), tanta grinta e perentorietà espressiva, e la giovanissima Veronika Eberle, classe 1989, il 19 novembre, che in Germania sta suscitando scalpore.

Lasciamo per ultimi i violoncelli, uno degli strumenti privilegiati dalla Sala Greppi: sono tre ritorni, ma diversi l'uno dall'altro. Il coreano Wen-Sinn Yang (3 dicembre), tra Chopin e Mendelssohn, e la «tenzone» tra violoncello e viola da gamba, con due protagonisti d'eccezione, che non necessitano di presentazioni, Mario Brunello e Paolo Pandolfo (8 dicembre). Anche quest'anno l'Atb ha concesso l'utilizzo del parcheggio in via Baschenis dalle 20 alle 20,45. Per informazioni è possibile consultare il sito Internet, messo a punto quest'anno www.salagreppi.it.

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