A Cassano il genio di Jaques Tati, lo sguardo leggero sulla modernità

L’Assessorato alla Cultura di Cassano d’Adda presenta alla biblioteca comunale una rassegna cinetografica dal titolo «Il genio di Jaques Tati, lo sguardo leggero sulla modernità», tutti i mercoledì dal 19 marzo al 16 aprile.A partire dal 19 marzo a Cassano d’Adda nel Salone Biblioteca partirà il Cineforum dedicato a Jacques Tati. Il ciclo verrà inaugurato e presentato da Paolo Mereghetti, critico cinematografico del Corriere della Sera ed autore del famoso «Dizionari dei film» edito da Baldini e Castoldi, giunto alla sua 25°edizione.Dopo il Festival di Cannes 2002, dove sono stati presentati al pubblico mondiale, i film «restaurati» di Jacques Tati sono stati proiettati sul grande schermo solo a Roma, Milano, Torino e Bologna, per una sola settimana ed attualmente fanno parte di una rassegna sul grande regista che si tiene a Los Angeles al Museo del Cinema.Nel ventennale della scomparsa di Jacques Tati - morto a 75 anni, nel 1982 -, la Mikado ha voluto riproporre quattro capolavori del maestro della comicità: Giorno di Festa, Le vacanze di M. Hulot, Mio zio, Playtime.Tutti i film sono proiettati nella versione restaurata dalla casa di distribuzione «Les Films de Mon Oncle» (con sede a Parigi), fondata da Sophie Tatischeff (figlia di Tati), Jereme Deschamps e Macha Makeeff con l’intento di curare l’edizione e la distribuzione dei film girati da Jacques Tati.acques Tati ha scritto, diretto ed interpretato sei indimenticabili lungometraggi; inimitabile ed inclassificabile non è stato solo uno straordinario clown, ma soprattutto un cineasta particolarmente estroso ed innovativo. Con dichiarata anarchia, manifestata sullo schermo con libertà, eccentricità ed allegria, racconta la vita quotidiana come una continua commedia che non ha mai termine e i suoi lavori rappresentano una formidabile satira sui riti sociali. Ha detto l’autore: «Confusion è la parola della nostra epoca. Si va troppo in fretta. Ci dicono tutto quello che dobbiamo fare. Organizzano le nostre vacanze. La gente è triste. Nessuno fischietta più per strada (...) sarà sciocco, ma mi piacciono le persone che fischiettano per strada ed io stesso lo faccio. Credo che il giorno in cui non potrò più fischiettare per strada sarà una cosa gravissima».