«A cera persa»: Giuseppe Uncini esponealla Galleria Fumagalli

La Galleria Fumagalli di Bergamo presenta dal 7 dicembre al 5 febbraio 2003 la mostra «A cera persa», gioielli e sculture di Giuseppe Uncini

Dopo le mostre personali del 1995 e del 1997, in questa nuova esposizione l’artista propone alcune opere di scultura ed una serie di 30 gioielli tra cui bracciali e collane.

Oltre alla bellezza ed alla singolarità dei preziosi gioielli la mostra vuole evidenziare la stretta relazione fra le due creazioni.
I gioielli sono tutti pezzi unici, in argento, oro e brillanti, realizzati con la tecnica della fusione a cera persa, e sono stati eseguiti interamente a mano dall¹artista tra il 2001 e il 2002.

Il primo gioiello Giuseppe Uncini lo realizza nel 1958. Dal 1961 al 1981 insegna presso l¹Istituto d¹Arte di Roma dove arriverà a dirigere la Sezione di Oreficeria e Metalli preziosi. Nel 1960, grazie ad Emilio Villa, incontra il gioielliere Masenza, che aveva la bottega in via del Corso, con il quale inizia una intensa collaborazione che durerà sino al 1984, per poi proseguire con il figlio Cesare sino al 1988.

La tecnica che Uncini utilizza maggiormente per forgiare i suoi gioielli è quella antichissima della fusione a cera persa, come è ampiamente testimoniata da questa sua ultima produzione di pezzi unici realizzati in argento chiaro e brunito, oro e brillanti.
Oltre ad essere una grande passione, questa sua attività, anche se non è stata frequentata con la stessa assiduità della scultura, è considerata dall’artista come inscindibile e complementare al fare principale.
Come egli stesso scrive: «Mi chiedo se il gioiello possa aver influenzato in qualche modo la mia scultura: credo che avendo fatto gioielli ed opere, contemporaneamente, per molti anni, le due esperienze abbiano contato l’una per l’altra. La scultura si è trasferita nel gioiello tenendo conto il più possibile del suo specifico; il gioiello forse ha portato nella scultura un affinamento nei rapporti di spazialità, un¹attenzione maggiore nel dosaggio delle materie, del colore».

(2/12/2002)

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