Antologica di Donnino Rumi al Centro San Bartolomeo

Donnino Rumi (Bergamo 1906-1980) è stato uno tra i migliori pittori bergamaschi che abbia saputo tradurre in linguaggio pittorico contemporaneo gli stilemi dell’espressionismo. Lo rivelano le sue opere in mostra antologica al Centro culturale San Bartolomeo, fino al 2 maggio.

Per nulla succube a possibili critiche per una sua predilezione verso correnti artistiche d’Oltralpe, Rumi ha scelto con decisione la sua «strada», rispondendo così alle esigenze della sua brillante creatività soprattutto nei ritratti, dove le pennellate vigorose, i tocchi incisivi, il cromatismo contrastato, ma in perfetto equilibrio armonico, testimoniano una sorprendente capacità di espressione e di interpretazione.

Il personaggio ritratto da Donnino Rumi è «studiato» nella sua identità psicologica e nelle sue componenti caratteriali così da offrire un’immagine che manifesti tutta intera la singolarità del personaggio stesso che non perde, per i soggetti femminili, la dolcezza del tratto e, per quelli maschili, la virilità della sua specifica natura.

Si osservino gli autoritratti di Rumi. Qui l’artista lascia trasparire l’intero suo animo fatto di signorilità ed eleganza, di semplicità e cordialità, di umiltà e di estrosità. Il richiamo ad eventuali correnti del passato, cui si è accennato, non hanno a tale riguardo nulla da condividere. Rumi rimane e rimarrà per sempre... Rumi per la sua spiccata personalità artistica, unica nel suo genere e inconfondibile per quella specifica nota di poesia che rende le sue opere il risultato di una scelta oltremodo ragionata e volutamente scelta.

Completano la rassegna diversi dipinti con paesaggi e nature morte per tematica, nelle quali Donnino Rumi lascia trasparire un senso di romanticismo, espressione anch’esso di una profonda sensazione intimistica e quasi sognante.

Per informazioni

Durata della mostra: fino al 2 maggio.

Orari: tutti i giorni dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Centro culturale San Bartolomeo, largo Belotti 1, Bergamo; tel. 035/242705.

(27/04/2004)

Lino Lazzari

© RIPRODUZIONE RISERVATA