Aspettando Bruce Springsteen
ecco le foto di una vita rock

C'è lo Springsteen macho, quello di sempre, e c'è lo Springsteen, perlopiù inedito al pubblico italiano, della Wembley Arena, maggio 1981: giocoso, scherza con la band, pronta ad assecondarlo con energia e ironia. Tutti insieme affiatatamente.

C'è lo Springsteen macho, quello di sempre, che fa palpitare le signore (qualsiasi cosa canti), e c'è lo Springsteen, perlopiù inedito al pubblico italiano, della Wembley Arena, maggio 1981: giocoso, scherza con la band, pronta ad assecondarlo con energia e ironia. Tutti insieme affiatatamente.

Ventidue splendidi scatti in mostra alla galleria Photographia di Milano, angolo viale Lazio-viale Montenero (non lontano dalla stazione metro di Porta Romana), in omaggio all'intera carriera di una delle rockstar più amate ma anche un ricordo del sassofonista Clarence Clemons, il fedele compagno di musica di Bruce Springsteen, quel Big Man coccolato dai fan come un orsacchiotto e purtroppo scomparso un anno fa.

"R U Born To Run?" (lo slang per dire Are You Born To Run? con chiaro riferimento all'album forse più celebrato del Boss, se non altro quello che nel 1975 lo lanciò alla ribalta planetaria) è la nuova esposizione della piccola ma preziosa galleria condotta da Lorenzo Elli: ogni volta chicche dedicate alla musica, al cinema o al teatro grazie a questo giovane appassionato che ha trasformato in lavoro il proprio amore per la cultura. Nel suo negozio (perché qui le foto si vedono e si comprano) sempre stampe di pregio, non solo per il valore dei contenuti e dei fotografi ma anche per la qualità e le dimensioni dei supporti.

Ragazzi, giovedì 7 giugno c'è Springsteen a Milano, Elli è sul pezzo come si conviene a un gallerista attento. Così in quelle poche (ma buone) foto selezionate per la mostra, che resterà aperta fino al 14 luglio, troviamo la firma di quattro maestri dell'obiettivo rock: l'americano Peter Cunningham, gli inglesi David Corio e Steve Rapport e il romano Giovanni Canitano, che ha immortalato diversi tour del grande rocker del New Jersey, su tutti quello di "Born in the Usa" del 1985 con la prima storica esibizione italiana a San Siro, il 21 giugno. Lì il suo Springsteen, gambe larghe, imbraccia la Telecaster come un kalashnikov e mitraglia di emozioni i 75 mila in delirio del Meazza, affiancato dal buon Clemons.

Pochi giorni dopo Canitano è allo Stade Richter di  Montpellier, in Francia, dove ci racconta uno Springsteen sudato e fisicato: sguardo assassino, fazzoletto arrotolato intorno alla fronte, le maniche strappate dalla maglia, sembra uscito da Apocalypse Now. Lo stesso che nel 1988 ritroverà al Madison Square Garden di New York. Più frivolo, più Mick Jagger quell'anno il Bruce dell'Olimpico di Torino,  l'11 giugno: giacca viola e camicia scura, accanto a lui Clemons in completo giallo.

Lo Springsteen di Cunningham è un bianco e nero allo Spectrum di Philadelphia, nel 1973: Bruce non è ancora acclamato dalle folle oceaniche e fa la spalla ai Chicago. Ma nello sguardo furbo e rilassato che spunta dalla barba e dalla felpa negli studi della Columbia Records di New York, dove stanno per pubblicare il suo "Greetings from Asbury Park", si intravedono le premesse del mito, che sboccerà undici anni dopo in una delle foto più usate dalle riviste, la storica immagine colta da Rapport alla Brendan Byrne Arena del New Jersey il 6 agosto 1984: sguainata la Telecaster, il Boss, camicia di grana grossa rigorosamente senza maniche, sorride fiero al mondo. "La mia foto preferita", commenta Rapport. La versione colorata a mano è diventata la copertina del libro "Blinded by The Light" di Patrick Humphries. 

Ma a nostro avviso la mostra milanese vale una visita soltanto per le foto, meno conosciute e "scontate", della Wembley Arena di Londra: nove perle in bianco e nero firmate Canitano e Corio. E' uno Springsteen giovane e spensierato: lui e la E Street Band sembrano artisti di strada, uno po' saltimbanchi e un po' clown. "Tirò fuori le ragazze dal pubblico per cantare e ballare con loro -  racconta Corio -. Salì a suonare sopra le casse, saltò giù dal palco più volte. C'era sintonia totale con i ragazzi della band".

Le foto ribadiscono e sottolineano il dettaglio di un'evidenza: Springsteen è universale, il suo concerto è totale come pochi o nessuno. One, two, three…!

Orari di apertura
La mostra "R U Born To Run?" alla galleria Photographia di Milano (angolo viale Lazio-viale Montenero) è aperta dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 19, il venerdì e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Fino a sabato 14 luglio. Ingresso gratuito.

Andrea Benigni 

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