Bergamo Jazz, un cartellone
di note golose

Rettilineo di partenza per Bergamo jazz, il festival internazionale dedicato alla musica d'improvvisazione che si avvale della direzione artistica del trombettista Paolo Fresu, uno dei più noti uomini del jazz nazionale. Il cartellone che animerà la città dal prossimo 23 aprile con performances, incontri e attività didattiche nei teatri, nelle chiese, nelle gallerie d'arte, nelle strade di Bergamo, è già stato presentato alla stampa, ma l'organizzazione del Teatro Donizetti ha convocato una seconda conferenza stampa, ieri pomeriggio, per illustrare e precisare alcune iniziative che faranno da corollario ai concerti principali. Un bottino di eventi e iniziative che è cresciuto evidentemente in corso d'opera, rendendo opportuna una comunicazione ulteriore, seppure in assenza del direttore artistico.

Un bottino, a dirla tutta, che si fa ulteriormente ghiotto, e in senso non figurato. Infatti sede della conferenza stampa di ieri è stato il Roof Garden dell'Hotel Excelsior San Marco, che offrirà nelle giornate della manifestazione che Fresu ha voluto intitolare «Free, la liber-azione della musica», un incontro tra la magia della musica e la creatività dell'alta cucina. Appuntamenti golosi prima e dopo gli spettacoli (Roof Jazz Aperitivo e Roof Jazz Cena), con omaggi ai sapori e ai profumi della cucina delle colonie americane.

In menù, tra gli altri, piatti quantomeno curiosi, dal Quartetto in Jam Session al Wah Wah Risotto, sperimentati per l'occasione sotto la vigile guida dell'Executive Chef Fabrizio Ferrari. E per concludere domenica 26 aprile Roof Jazz Brunch, e musica dal vivo nel dopo festival. Il programma vero e proprio resta invariato, con Giorgio Gaslini che aprirà giovedì 23, seguito dal Tino Tracanna Quartet, dal progetto dedicato alle melodie operistiche frutto della collaborazione tra Gianluigi Trovesi e la Filarmonica Mousiké, dal trio del pianista Gonzalo Rubalcaba. Venerdì si ascolterà il duo Aquino e Castrano, cui seguiranno Franco D'Andrea New Quartet e Manu Katché Playground.

Sabato 25 è attesa l'esibizione nella Basilica di Santa Maria Maggiore del sassofonista norvegese Jan Garbarek con l'Hilliard Ensemble, mentre nel corso della giornata si potranno apprezzare il progetto «Boheme» del trio Bombardieri, Piazzalunga, Bertoli, ancora Franco D'Andrea e il duo Besson e Rifflet. La domenica del festival (26 aprile) vedrà in azione Nils Petter Molvær in una doppia esibizione, mattutina e serale, le formazioni dei giovani bergamaschi Luca Casati, Doveportar, Simply Bop e Kind of Quartet, il percussionista Pierre Favre, il duo Maalouf Coulm, e l'incontro tra Maria João e Mário Laginha. Un carnet ricco che include anche incontri didattici con le scolaresche, le jam session allo Spazio Polaresco, incontri e dibattiti.

Se non bastasse, ecco che il Jazz Club Bergamo, rappresentato nel corso dell'incontro con la stampa dal presidente Vittorio Scotti, regala al festival, in collaborazione con L'Eco di Bergamo, un cd contenente una selezione di registrazioni effettuate da musicisti bergamaschi. A partire dal 17 aprile, al prezzo di 7.90 euro, sarà in vendita con il giornale l'album «Bergamo suona il Jazz 2009», con 12 brani a firma di Claudio Angeleri, Guido Bombardieri, Sergio Orlandi, Tino Tracanna, Gianluigi Trovesi e del giovane Valerio Baggio.

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