Bianzano, un film documentario
firmato da Pupi e Antonio Avati

Un paese che ruota attorno alla Corte dei Suardo, ove tutti i bimbi sono monelli e i fratelli Avati girano un documentario. C’è fermento a Bianzano per l’arrivo del regista e degli operatori della DUEA Film di Roma, casa di produzione di Pupi e Antonio Avati che realizzerà un documentario dedicato alla Rievocazione storica che ogni anno fra fine luglio e inizio agosto anima il borgo medievale del paese, dominato dal Castello dei Suardo.

«Il documentario – spiega la presidente dell’Associazione Pro Bianzano, Marilena Vitali - avrà una durata di circa due ore, sarà probabilmente diviso in due puntate da 50 minuti e messo in onda su SAT 2000, e quindi sono moltissime emittenti locali in tutta Italia, a fine anno o inizio 2010. Il regista Fredo Valla, piemontese, si avvale della collaborazione di Cesare Bastelli, storico aiuto regista di Pupi Avati». Il primo ciak, venerdì 3 aprile, ha riguardato i bambini della scuola elementare e materna, che nella Rievocazione storica saranno i monelli impegnati nei giochi di un tempo e nella gara delle oche, divisi fra rossi e gialli come tradizione impone. I 22 bambini si sono radunati nell’auditorium della scuola, affiancati dalle insegnanti Erica Giudici, Massimiliano La Mantia, Jennifer Cinchetti e, per la materna, Pamela Suadi, cui si sono aggiunte la collaboratrice scolastica Antonia Del Santo e soprattutto Laura Marchesi e Lucrezia Zoppetti, animatrici dei monelli che seguono i preparativi in quello che è a tutti gli effetti un prezioso lavoro didattico.

Nel fine settimana le riprese hanno riguardato anche la pittrice Matilda di Zandobbio (autrice della locandina ufficiale), il fabbro che forgia gli stemmi dei Suardo, il tornitore che realizza i particolari della cornamusa, il suonatore di campane, le sarte, il casaro Michele Andrioletti, Carmelina che produce le foiade, Stefano del Bonanza con le erbe aromatiche, Giacomo e la moglie abili intarsiatori, Flaminio e Maurizio impagliatori, Isidoro che produce zoccoli in legno e Meris che prepare le bambole con gli involucri di granoturco.

La rievocazione storica di Bianzano è nata nel 1997, in coincidenza con il 630° anniversario del matrimonio celebrato nel 1367 tra Giovanni di Baldino Suardo e Bernarda Visconti, figlia di Bernabò, Signore di Milano. In quell’occasione i Suardo intestarono al figlio il Castello di Bianzano, di cui furono affrescati atrio e cortiletto, tuttora visibili. In quei dipinti trovarono collocazione inoltre gli stemmi dei Visconti e dei Suardo, di cui iniziò allora il ramo di Bianzano, tuttora in vita.

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