Bossi, chiesto il silenzio stampa I suoi fedelisssimi non si fermano

Il popolo padano, a Bergamo, non si ferma. Nemmeno di fronte alle scritte lasciate davanti alla sede cittadina, che sono state subito cancellate. Continuare a lavorare è il modo migliore per star vicino al loro senatùr. E ci sono tutti, militanti, amministratori e onorevoli. Tutti aspettano le notizie dalle persone che stanno assistendo Bossi all’ospedale di Varese, dov’è ricoverato da giovedì.

Intanto la famiglia del ministro per le Riforme ha chiesto il silenzio stampa e per questo motivo non verrà emesso alcun bollettino sanitario. Lo ha reso noto Roberto Rotasperti, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Varese dove il leader della Lega è ricoverato.Già questa mattina il vicepresidente del Senato e coordinatore nazionale delle segreterie del partito, Roberto

Calderoli, aveva annunciato che sarebbero stati sospesi i

bollettini sanitari fino a quando non ci sarebbero state novità.Le ultime informazioni che sono giunte dall’ospedale di Varese smentivano che il leader della Lega fosse stato colpito da ictus o da ischemia. Secondo le fonti il ministro è stato trasferito nel reparto di neurochirurgia per essere sottoposto ad alcuni esami.

«Le sue condizioni non sono gravissime. Presto ritornerà e dovrà recuperare il tempo per la campagna elettorale. Farà scintille». Lo ha detto il ministro del Welfare Roberto Maroni uscendo dall’ospedale.

(13/03/2004)

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