Così uguali, così diversi: tre film sull’amore

Così uguali, così diversi: tre film sull’amoreOrganizzato dal Lab 80, sta per prendere il via il corso di Dario Catozzo dal titolo «Così uguali, così diversi: tre film sull’amore». Quattro incontri, a partire dal 12 novembre, a Torre Boldone

Un tempo, dire che un regista era specializzato in melodrammi significava confinarlo in un’area di minore considerazione, nonostante grandissimi successi commerciali siano stati tributati proprio a film che mettono in scena amori impossibili, o tormentati: si pensi a Via col vento o a Titanic. Il regista di riferimento nei quattro incontri che il Lab 80 propone è proprio un campione del genere melodramma: si tratta di Douglas Sirk, un europeo emigrato ad Hollywood (ma che all’apice della carriera è ritornato in Germania), che ha diretto film di grande successo, quali La magnifica ossessione, Come le foglie al vento e Lo specchio della vita. Film per i quali i critici contemporanei storcevano il naso, ritenendoli puri congegni strappalacrime, ingenui e superficiali. Una più attenta visione di quei film ha modificato radicalmente l’opinione corrente: rivisti e studiati nei particolari, i melodrammi girati da Sirk si sono rivelati raffinati, sottilmente anticipatori di tensioni che sarebbero esplose negli anni Sessanta e molto meno ingenui di quanto fingevano di essere. Secondo amore (All that Heaven Allows, Usa 1955) è il film di Sirk che è proposto alla visione e alla rilettura critica. Si tratta ancora di un film pienamente immerso nel décor hollywoodiano, ma di notevole capacità critica del modo di vita della società americana (e non solo), che ha avuto la particolarità di essere stato ripreso, a vario modo, con diversa sensibilità e a molti anni di distanza da altri due registi: uno tedesco, Rainer Werner Fassbinder, l’altro americano Todd Haynes. I film sono La paura mangia l’anima (Angst essen Seele auf, Germania 1973) e Lontano dal Paradiso (Far from Heaven, Usa 2002). Analizzare ciascuno di questi film e confrontarli tra loro, rilevando quanto hanno in comune e quanto li differenzia, significa addentrarsi nel lavoro di messa in scena, dare peso a ciò che a prima vista non appare o sembra insignificante, passare dal ruolo di spettatore a quello di critico e mettere in gioco la propria capacità di osservazione.

Gli incontri si terranno nella saletta Alaska a Torre Boldone il 12, 19, 26 novembre e 3 dicembre: ciascuno dei primi tre incontri sarà dedicato alla visione del film con commento critico a seguire. Verranno visti nell’ordine: Secondo amore di Douglas Sirk, La paura mangia l’anima di Rainer Werner Fassbinder e Lontano dal Paradiso di Todd Haynes. Nel quarto e ultimo incontro saranno messi a confronto i tre film e prese in considerazione affinità e differenze.

Informazioni utiliIscrizione € 45

Soci Lab 80 e Amici Fondazione Alasca € 35

Per informazioni: tel. 035/344246 – 035/342239(04/11/03)

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