Danza Estate chiude con «La forma delle cose»

Ultimo appuntamento domenica 11 luglio con Danza Estate 2004. Nella ex chiesa di S. Agostino, alle ore 21.30, Roberto Castello presenta lo spettacolo «La forma delle cose», prima parte de «Il migliore de mondi possibili», premio Ubu 2003.

Informazioni di servizio

Progetto di Roberto Castello e Alessandra Moretti

Coreografia: Roberto Castello

Interpreti: Valentina Buldrini, Roberto Castello, Valerie Erken, Marta Lucchini, Stefania Erriquez, Stefano Questorio

Musiche: Autore vari

Progetto luci: Gianni Pollini

Video e Costumi: Ales

Lo spettacolo rappresenta le diverse sfaccettature della realtà quotidiana: le cose che facciamo, pensiamo o vediamo. È una sorta di lavoro di contenuto sociale e politico e un modo di ragionare sulla forma del teatro di danza. «La forma delle cose» è la prima parte del progetto «Il migliore dei mondi possibili», strutturato in 10 parti, in 10 sezioni tematiche, ciascuna delle quali composta di frammenti che mutuano di volta in volta il loro linguaggio da fonti diverse: dalla danza, dalla performance art, dal teatro delle marionette, dall’happening, dal teatro. Un collage di fotografie del presente, uno sguardo sull’oggi, su ciò che siamo, ciò che pensiamo, sulla nostra percezione del tempo e sulla discrepanza fra tempo soggettivo e tempo oggettivo.

In scena ci saranno sei danzatori/attori. In una scena spoglia inquadrata da quinte nere campeggia sul fondale una grande video proiezione nella quale una lancetta segna lo scorrere dei secondi. Per tutto lo spettacolo il rintocco di un campanello segna lo scadere dei minuti e l’aggiornamento del conteggio. «La forma delle cose» tratta infatti del tempo, del rapporto con esso, della vita sociale e politica intrecciando movimento, parola, video e musica. Una lunga sequenza di brevi frammenti eterogenei che fotografano piccoli dettagli di realtà quotidiana cristallizzati in forme coreografiche semplici.

Le musiche utilizzate sono per la maggior parte lavori di sperimentazione realizzati a New York nei primi anni ’80 da autori come Christian Marclay, Adele Bertei, Nigel Rollins, Steven Brown e Blaine Reininger, accostate a brani di Tricky, Khachaturian e a elaborazioni sonore della compagnia.

I testi vanno invece da Eugene Ionesco a Charles Bukowski a improvvisazioni e testi scritti dalla compagnia.

Informazioni utili

8 euro (intero), e 5 euro (ridotto).

Per informazioni, C.S.C Anymore, tel.035/224700 - www.cscanymore.it

(10/07/2004)

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