Dina Mosca in mostra nell’ex Ateneo di Città Alta

La pittrice concittadina Dina Mosca non finisce mai di stupire con i soggetti da lei realizzati e interpretati con immagini visive. Ne sono conferma le opere che espone in questi giorni fino al 16 maggio nella Sala dell’ex Ateneo di Città Alta in piazza Reginaldo Giuliani.

Educata ad un figurativo classico, che Dina Mosca ha poi elaborato con la sua spiccata e intelligente creatività, i suoi dipinti manifestano l’ansia di una continua ricerca tanto sul piano estetico quanto su quello espressivo, così da ottenere una realtà pittorica che bene si allinea alla figurazione contemporanea.

Per Dina Mosca scompare quindi l’attenta adesione al classicismo e all’accademismo puro e semplice, per ampliare l’orizzonte della sua arte verso ideali che sanno di libertà sia nel segno come nel cromatismo. Ed è questa libertà a donarle l’impegno nel tradurre, a suo piacimento, ma sempre e scrupolosamente aderente all’alveo della perfezione stilistica, i suoi soggetti riportati sulla tela.

E qui l’analisi delle sue opere mette in chiaro rilievo non solo la padronanza del disegno ma, soprattutto, il «significato» che tali soggetti vogliono evidenziare. Ci troviamo di fronte ad una artista che, in special modo nelle figure, dà a vedere di entrare nel segreto di un mondo che per lei diviene simbolo di bellezza estetica sì ma, principalmente di gioia, di vita intesa come «passo di danza», in una coreografia musicale che invita a «godere» del fascino della luce e dell’intimità dei sentimenti che tale luce vuole rappresentare. Questa è la «vita» che Dina Mosca ci propone: momenti di serenità che fanno dimenticare anche le ore della sofferenza che pure per ciascuno di noi non mancano, allo scopo di tradurre in atto queste emozioni di gaudio spirituale, il solo che può per davvero aiutare l’uomo a confidare con entusiasmo nella sua quotidianità. Questo di Dina Mosca è pertanto un messaggio che va interpretato seriamente e serenamente accolto; è un invito a trovare, per mezzo delle sue opere pittoriche, la personalità di una pittrice affermata e, nello stesso tempo, la sua ansia di comunicare le più sincere e poetiche sensazioni del suo animo di autentica artista.

Per informazioni

Durata della mostra: fino al 16 maggio. Orari: nei giorni feriali dalle 15.30 alle 19, nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Sala Ex Ateneo, piazza Reginaldo Giuliani - Bergamo Alta.

(10/05/2004)

Lino Lazzari

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