Direzione Sud, jazz sul Sentierone

Continua il successo di Bergamo in Jazz 2005, la rassegna di musica jazz organizzata dal CDpM (Centro Didattico Produzione Musica) in collaborazione con l’Assessorato allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Bergamo. Protagonisti del prossimo appuntamento musicale sabato 9 luglio alle 18 al Quadriportico del Sentierone sono dei musicisti d’oltralpe, i Direzione Sud, progetto realizzato dalla Fondazione per la Cultura Svizzera Pro Helvetia.

Luca Pagano (chitarra), Renaud Millet-Lacombe (organo Hammond B3) e Tobie Langel (batteria) erano già un trio quando chiesero al sassofonista Maurice Magnoni di raggiungerli per qualche data. Correva l’anno 2003, il progetto musicale Direzione Sud è nato così. Fin dal suo inizio il progetto ha funzionato come un collettivo, in breve tempo è riuscito ad amalgamarsi fino a sprigionare una grande energia e un grosso affiatamento, forgiando una forte identità e ad una coesione artistica particolare.

Il loro primo lavoro è stato Estrella del Norte, uscito nel novembre del 2004, prodotto dalla label jazz Altri Suoni, composto da otto brani per lo più firmati dal sassofonista Magnoni, nei quali è confluita la grande esperienza acquisita dal gruppo nel corso dei numerosi tour che li ha visti protagonisti - sempre riscuotendo un enorme successo - in Svizzera, dove sono molto conosciuti, ma non solo. Il loro repertorio spazia dall’acustico all’elettrico, grazie soprattutto alle particolarità sonore dell’organo Hammond e si basa su brani originali scritti da Maurice Magnoni e Luca Pagano.

Magnoni - che si destreggia con disinvoltura sia al tenore che al soprano - può essere considerato l’uomo di esperienza del gruppo (il suo primo disco risale al 1980 ed è insegnante al conservatorio di Ginevra); al suo fianco il più giovane Luca pagano, ottimo chitarrista, grande tecnica, che si lascia andare ad ottimi assoli, assecondando i tempi e i ritmi dei compagni. L’inusuale sezione ritmica è completata da Millet-Lacombe all’Hammond e da Langel alla batteria.

Avvalendosi del groove e dell’energia proprie del jazz d’oltre oceano e allo stesso tempo attingendo alla ricchezza armonica ed ai colori propri del jazz europeo, Direzione Sud propone una musica colta ma non esclusiva, ricca ma non ermetica.

(04/07/2005)

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