Gandino celebra il pittore Loverini

Gandino celebra il pittore LoveriniIl recente acquisto di due importanti dipinti di Ponziano Loverini da parte dalla Provincia di Bergamo ha coinciso con la presentazione alla stampa e alla pubblica opinione delle iniziative predisposte dal comune di Gandino per celebrare il 75° anniversario della morte del pittore.

Tra le molte attività previste ( mostre, ciclo di conferenze, borse di studio per studenti dell’Accademia Carrara, concorso per giovani pittori under 40 ) la proposta più consistente e destinata ad avere maggiore incidenza sulla successiva fortuna critica dell’artista è quella che prevede la redazione e la pubblicazione del catalogo generale delle opere di Loverini: cicli di affreschi, ritratti, quadri sacri, pittura di genere, disegni.

Si tratta di una scelta culturale di grande spessore, perché inaugura l’estensione ai pittori dell’Ottocento e del Novecento della pratica di redarre cataloghi completi delle opere, esattamente come avvenne, a partire dagli anni ’70, con la collana dei Pittori Bergamaschi per i pittori dal ’300 al ’700.

E’ significativo che questo esordio avvenga con Ponziano Loverini, direttore per trent’anni della Scuola di Pittura della Carrara, maestro di intere generazioni di giovani allievi, nella fase di passaggio tra la pittura ottocentesca e la modernità dei primi decenni del XX secolo.

Questo insieme di rilevazioni e di studi contribuirà, certamente, a ricollocare in sempre più giusta luce la produzione loveriniana nei suoi aspetti più caratteristici e caratterizzanti: la fase della giovanile pittura di storia, i superbi ritratti densi di verità e di intimità, le sincere opere sacre espressione di una spiritualità veramente condivisa, l’assunzione di una modernità simbolista nuova nei temi e nuova nel linguaggio, il colore incandescente e incendiario dei bozzetti degli ultimi decenni.

Molti sono gli Enti e le Istituzione che accompagneranno queste celebrazioni loveriniane promosse da Gandino e patrocinate dalla Provincia di Bergamo, in un’interessante ripresa di dialogo tra momenti cittadini ( Accademia Carrara in primis ) e indagini sul territorio, nella ricostruzione, ad esempio, di quella rete di realizzazioni pittoriche che hanno contribuito a diffondere dalle chiese parrocchiali della diocesi bergamasca, e non solo, la lenta e progressiva evoluzione verso l’epoca moderna, ricca di dibattiti, di fermenti, di consapevolezze nuove.

(12/03/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA