I misteri dell’animo nelle opere di «Franci» A Dossena una mostra personale

L’artista bergamasco Luciano Francinetti, in arte «Franci», ha aperto a Dossena la sua mostra personale con una serie di opere che ben mettono in evidenza la sua costante attenzione a realizzare «soggetti» in cui inserire meditate riflessioni sulla realtà contemporanea e, oltre a questo, per continuare quella ricerca che sia il più aderente possibile all’evoluzione dell’arte moderna. La sua non è una pittura di immediata comprensione e, di conseguenza, essa richiede attimi di studio attento e magari anche prolungato per meglio scoprire quei messaggi che vogliono trasmettere.Gioventù bruciata - vecchio pedale con stella di bicicletta, filo di ferro, tubo cromato su bilaminato (56,5x33,5)

Una particolare novità per questa rassegna sono le molteplici poesie di autori anche classici, con le quali Franci intende offrire una maggior interpretazione alle immagini visive che egli propone. Si tratta di testi illustrativi scelti con scrupolosità in modo che all’immagine rappresentata si aggiunga anche un testo letterario che può aiutare l’osservatore ad «inserirsi» nel contesto di ogni opera. D’altra parte Franci lascia ad intendere che in tali opere si nasconde una parte di quel «mistero» che avvolge l’animo di ciascuno di noi. Pure in noi si celano dei «misteri» a volte incomprensibili e inspiegabili, per cui sia l’artista, che ne propone lo «spunto», sia l’osservatore che si sente impegnato in prima persona allo svolgimento di tali «spunti», tutti sono chiamati a scoprire il «perché» a tante domande che, in definitiva, devono pur appagare ogni ansia e ogni quesito.

Ed ecco questo «mondo» di Franci che dall’esame e dalla contemplazione delle bellezze naturali, come il vento, il mare, il ruscello e così via, si apre alla visione e alle problematiche che toccano i sentimenti religiosi dell’uomo, la sua vita, le gioie e le speranze. Il tutto attraverso una composizione che si avvale di elementi materici anche più semplici e di nessun valore, quali un pezzo di legno o di inferriata, un lembo di lamiera oppure un chiodo, che entrano a far parte di un «linguaggio» pittorico oltremodo interessante e originale. In fondo, l’utilizzo di questi materiali di cui Franci si è sempre servito, diventano espressione della sua inconfondibile personalità artistica che non trova riscontri.

I testi letterari poi, di cui si diceva, sono a completamento di un pensiero, di una idea, di un concetto che Franci delinea con serietà e con professionalità. Guardare le opere di Franci e contemporaneamente leggere quei brani di poesia, per davvero lo spettatore viene introdotto in una realtà che non è frutto di sogni o di fantasie illogiche, bensì di precisa testimonianza per tutto ciò che riguarda la nostra vita e che, anche solo per fare una citazione, ben si ricollega ai sentimenti espressi dal poeta Giacomo Leopardi nella sua poesia «L’infinito»: «...Così tra questa / infinità s’annega il pensier mio. / E ’l naufragar m’e dolce in questo mare».

Durata della mostra

fino al 31 agosto

Orari

tutti i giorni dalle 16 alle 19 e dalle 20,30 alle 22.

Dove

Sala comunale polivalente - Dossena

(26/07/2005)Lino Lazzari

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