Il «Cristo morto» della «Carrara»
è tornato all'antico splendore

La Madonna con Bambino della Pinacoteca Malaspina di Pavia e il Cristo morto tra Maria e San Giovanni dell'Accademia Carrara. Questi sono i due capolavori dell'artista veneto Giovanni Bellini restaurati in occasione delle recenti mostre di Mantegna a Parigi e dello stesso Bellini a Roma e presentati nella Sala Giuristi dall'Associazione Guide Giacomo Carrara, occasione in cui è stato illustrato anche l'intervento di restauro del supporto della belliniana Madonna con Bambino di Alzano, conservata presso la Carrara.

La Pietà (con S. Giovanni) pervenuta alla Carrara dalla collezione Lochis con l'irrisoria quotazione di 32 fiorini e riconosciuta come opera giovanile da Giovanni Morelli, ha recuperato la cornice che aveva nell'800 (al posto di quella degli anni '50) e il suo originario splendore.

Andrea Carini della Pincaoteca di Brera ha illustrato il restauro da lui condotto sulla Madonna con Bambino giunta in collezione Malaspina nell'800 e interessata da tre significativi interventi tra il 1914 e il '59.

Ciro Castelli ha restaurato il supporto della Madonna di Alzano: come spiegato dal conservatore della pinacoteca Carrara Giovanni Valagussa, ha rimosso traverse e listello che, applicati sul retro durante un restauro, avevano incurvato la tavola sino a renderla quasi concava e sistemato un telaio elastico che assecondi i movimenti del legno. La cornice in stile vagamente rinascimentale non è originale, ma probabilmente acquistata e fatta ridimensionare da Giovanni Morelli.

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