La «Carta di Parma», un manuale per la qualità dei siti web culturali

«Costruire il futuro insieme. Siamo tutti impegnati per sviluppare la società della conoscenza». Con queste parole Rossella Caffo, coordinatrice della rete dei Ministeri culturali europei coinvolti nel Progetto Minerva (Ministerial Network for Valorising Activities in Digitisation), ha aperto la seconda e conclusiva giornata della conferenza europea «Qualità del Web per la cultura. Il patrimonio in rete per la ricerca, per la didattica, per il turismo culturale», ospitata dalla città di Parma.

Rossella Caffo ha presentato la «Carta di Parma» - un documento politico elaborato dal Gruppo dei Rappresentanti Nazionali per la digitalizzazione nel corso del semestre italiano alla Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea - che invita gli Stati membri a riconoscere l’importanza del framework europeo e a facilitare e sostenere la diffusione e l’applicazione delle raccomandazioni e linee guida prodotte in vari campi.

«Il sito web culturale può intendersi come la casa della creazione di linee guida condivise - continua Fedora Filippi della Soprintendenza Archeologica di Roma -, cioè un’architettura di qualità a sostegno di contenuti di qualità rivolti davvero a tutti i cittadini». In relazione al Manuale per la qualità nei siti web culturali Fedora Filippi sottolinea che «uno dei punti cardine consiste nel tentativo di fornire un’effettiva permeabilità tra due mondi tradizionalmente tra loro lontani, proponendo un linguaggio ed un metodo di lavoro comune effettivamente condivisibile lungo tutto il percorso della progettazione, della realizzazione e del mantenimento di un sito web. Ciò allo scopo di raggiungere un risultato davvero innovativo, ma che sappia, nello stesso tempo, garantire la valorizzazione delle tradizioni e dell’identità del soggetto e del bene culturale».

I lavori si sono chiusi con una tavola rotonda sulle prospettive future, coordinata da Alessandro Cecchi Paone, in cui si è evidenziato che il Progetto Minerva, in collaborazione con tutti gli stati membri e con il supporto della Commissione europea, ha contribuito a creare una rolling agenda, cioè un programma comune europeo con l’obiettivo di dare continuità alle azioni che s’intraprendono al fine di far convergere gli sforzi su obiettivi concertati e condivisi dagli Stati membri.

(21/11/2003)

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