«Un dittico nel quadrato», collettiva a Seriate

L’attività artistica-culturale dell’Avas (Associazione seriatese arti visive) di Seriate continua con ammirevole impegno a promuovere rassegne di arte visiva raccogliendo più che positivi plausi da parte di quanti l’arte sanno apprezzare e amare. Con l’appoggio dell’assessorato alla Cultura del Comune, l’Avas presenta in questi giorni una interessante collettiva dal titolo «Un dittico nel quadrato» che consiste, come chiaramente spiegano nella presentazione il sindaco Silvana Santisi Saita e l’assessore alla Cultura Ferdinando Cotti, in opere «formate da un dittico ovvero da due parti di qualsiasi forma separate da 1 cm. di vuoto e montate su un pannello quadrato il cui lato deve tassativamente misurare 50 cm».
Idea originale senza dubbio alcuno, questa, che ha incentivato gli artisti partecipanti, oltre una ottantina, a sviluppare le loro capacità interpretative attraverso una componente di intelligente creatività degna di attenta considerazione. Tutti ben sappiamo che una «spaccatura» nel contesto di un dipinto può indurre, sul piano stilistico e strutturale, a «frazionamenti» ingiustificati dell’immagine rappresentata. Con ogni probabilità, a nostro personale giudizio, gli organizzatori di questa collettiva hanno voluto mettere a «dura prova» gli artisti. E ci sono riusciti, ottenendo dagli artisti stessi una rispondenza oltremodo sorprendente, sia per l’elevato numero dei partecipanti come per l’alto livello artistico delle loro opere, in cui pure le «spaccature» risultano importanti.
Non è possibile qui passare in rassegna i singoli dipinti esposti in mostra, ben sapendo che tutto ciò sarebbe l’«optimum» per una «critica» d’arte. Ma in questa «ricchezza» di opere pittoriche non sfugge a nessuno la diligente applicazione dei pittori a dare il meglio delle loro intuizioni tanto con stilemi che si allacciano al figurativo tradizionale come con quelli che si ispirano all’astratto o all’informale. Ci troviamo di fronte a realizzazioni di poetiche emozioni che, a volte unificate e a volte diversificate, conducono sempre ad un’unica idea, ad un unico concetto, vale a dire al «significato» della vita, ai contrasti tra il bene e il male, la luce e le ombre, la gioia e l’angoscia, il passato e il presente, e così via. Ne sono chiara espressione alcuni fra i titoli che qui riportiamo: «Le due metà - Opposti - Tra cielo e terra - Epilogo di un legame - Ferita dell’anima - Pieno, vuoto - Divergenze consonanti». E si potrebbe continuare, aggiungendo ai titoli anche il nome di tutti gli artisti bergamaschi, molti dei quali di fama ormai nazionale, presenti con dipinti dai validi contenuti sul piano artistico. Di utilissimo aiuto sarà per i visitatori della collettiva, il prezioso opuscolo pubblicato per l’occasione con le foto di tutte le opere, i titoli e i nomi dei loro autori.

Durata della mostra
fino al 1° luglio
Dove
Sala espositiva «Virgilio Carbonari», Palazzo municipale, piazza Alebardi, 1 - Seriate
(21/06/2006)Lino Lazzari

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