Marcorè-Barbarossa, show
fra canzoni e riflessioni

Folla al Gavazzeni di Seriate per la coppia Barbarossa-Marcorè, che sta girando l’Italia con il tour teatrale «Attenti a quei due» tra «musica e parole» : un cantautore con il «vizio» del teatro e un attore con il «vizio» della canzone. Lo spettacolo ha proposto una coppia non inedita, ma alle prese con il primo vero e proprio spettacolo comune. La formula è quella di un concerto, arricchito dalle irruzioni, a volte non programmate, dei personaggi che Neri impersona egregiamente nelle sue performance.

Tutto è nato dal tour di presentazione dell'album Via delle storie infinite. In quell'occasione Barbarossa scelse, invece del solito concerto, la formula della conversazione con un interlocutore sul palco che si è dimostrata vincente e assai gradita al pubblico. In ogni città un interlocutore diverso, che poteva essere un collega come Enrico Ruggeri a Milano o un giornalista come Gino Castaldo a Roma. Tra i generosi personaggi che avevano aderito a quell'iniziativa anche Neri Marcorè, e da lì il sodalizio con il cantante Anche se i due vanno a braccio, c'è un filo conduttore dello spettacolo, fornito dai temi trattati in alcune canzoni. Per esempio Aspettavamo il 2000 parla della loro generazione e delle cose sacre e profane dal tuca tuca alla Guerra fredda, da Nikka Costa agli anni di piombo. Porta quindi a una riflessione su quel 2000 simbolo del futuro, un passaggio epocale divenuto in una notte qualcosa di poco significativo in rapporto alle aspettative create dall’immaginazione come dal cinema e dalla letteratura. Perché i temi scottanti e le sfide sono rimasti gli stessi.

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