Notti di Luce, tra danza, musica e cabaret

Notti di Luce, tra danza,musica e cabaretÈ la manifestazione con cui Bergamo si dà il «bentornato» dalle ferie e si appresta a ricominciare. «Notti di luce», la breve rassegna interdisciplinare ideata nel 1999 da Claudio Angeleri e promossa dalla Camera di Commercio, si presenta puntuale anche quest’anno, a partire da giovedì 4 fino a sabato 6 settembre.

Secondo la formula, la kermesse mescola musica, danza e teatro, avvolgendoli in un fascio di luce: uno speciale allestimento illuminotecnico, opera della Clay Paky, che nei giorni di spettacolo ridisegnerà piazza Dante e, all’inizio di ogni serata, darà vita a un’esibizione a sé stante.

Lo scopo originario - valorizzare il cuore di Città Bassa, sede dell’antica Fiera, e riportarla all’attenzione dei bergamaschi - si può dire ormai raggiunto. Restano gli altri obbiettivi: riqualificare il centro cittadino attraverso lo spettacolo dal vivo; celebrare le energie produttive ed istituzionali della città (vi collaborano aziende come Fort Fibre Ottiche, Clay Paky, ODL, McLore-Mad, Batterie Le Soprano, con L’Eco di Bergamo, Bergamo Tv e Radio Alta); unire la tecnologia più modernista - la luce - alle più antiche forme di comunicazione e di espressione artistica. Da quest’ultimo punto di vista, il primo spettacolo in programma giovedì 4 settembre, Up. Energie verticali dei Kataclò, è adattissimo.

Il gruppo degli atleti-danzatori, fondato otto anni fa da Giulia Staccioli e Andrea Zorzi, lei ex-nazionale di ginnastica e coreografa, lui leggenda della pallavolo mondiale, reca con sé qualcosa dell’ironia dei Momix e qualcosa dello spirito modernista che diede vita al movimento olimpico, poco più di cent’anni fa. Non a caso, sono gli stessi anni in cui si diffondeva l’energia elettrica. Alla base del lavoro di Kataklò, c’è l’idea che il corpo umano, nella sua massima espressione atletica, dia vita a forme di bellezza. Come nelle precedenti produzioni (Indiscipline e Kataklopolis), la coreografia nasce dai movimenti tecnici delle discipline sportive. Lo sport diviene letteralmente spettacolo. La forma fisica diventa forma estetica. La tecnica, che rende più efficaci i gesti sportivi, diventa linguaggio del movimento e dello spazio.

Le serate successive sembrano proseguire un’ideale viaggio nell’immaginario novecentesco. L’anno scorso ci fu l’eccezionale presenza di Lawrence Ferlinghetti, caposcuola della «beat generation», accompagnato da Fernanda Pivano e dal jazz di Enrico Rava. Se Ferlinghetti è ancora oggi il simbolo del volto ribelle degli Stati Uniti, quest’anno «Notti di luce» rende invece omaggio alla sua faccia integrata e soddisfatta, con Omaggio a Frank Sinatra. La serata (5 settembre) - una produzione originale per il festival, venerdì prossimo - vede la presenza di Nick The Nightfly (voce), della Big Band Jazz Company di Gabriele Comeglio e dell’attrice Chiara Colombo.

È una produzione del festival anche l’ultima serata, sabato 6 settembre: Le cosmicomiche, ispirato al romanzo di Italo Calvino, con Gene Gnocchi, l’elaborazione drammaturgica di Mario Bertasa e la regia di Oreste Castagna. La struttura è quella del talk-show, con molto spazio lasciato all’improvvisazione, cioè alla capacità di attraversare il genere comico e fantastico, avvincere il pubblico e trasportarlo su un altro livello di realtà. Non sarà facile, ma sono scommesse a cui vale la pena di assistere.

Informazioni utili

Inizio serata ore 21, gli spettacoli sono alle 21.15.

In caso di pioggia, si terranno al Cineteatro Nuovo.

Ingresso libero.

Info: www.nottidiluce.com, tel. 035-4225111.

(29/08/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA