Orsini al Donizetti per un thriller
tra scienza e filosofia

Che cosa si sono detti Niels Bohr e Werner Heisemberg i due più importanti fisici quantistici del secolo scorso, nel settembre (o nell’ottobre) 1941 nella capitale danese occupata dalle truppe naziste? Da martedì 31 marzo sbarca al teatro Donizetti «Copenaghen». Lo spettacolo è inserito nel calendario della stagione di prosa e resterà a Bergamo fino al 5 aprile (da martedì a sabato alle 20.30, domenica alle 15.30).

«Copenaghen» di Michael Frayn, per la regia di Mauro Avogadro, con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, racconda una vicenda ambientata nel settembre del 1941: ricostruisce l'incontro tra Werner Heisenberg, inventore del principio di indeterminazione, e Niels Bohr, suo maestro, «fondatore» della fisica atomica Bohr e Heisenberg, due ex compagni di ricerche costretti dalla guerra a guardarsi con sospetto, si trovano, alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica, imprigionati in un labirinto di domande che stentano a trovare risposta, sommerse come da ambiguità e dubbi estenuanti sul rapporto tra potere, scienza e morale.

Biglietti: da 13,20 a 30,80 euro, prevendita compresa.
Per info www.teatrodonizetti.it

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