Oscar alla carriera a Luciano Ravasio

Andrà a Luciano Ravasio l’Oscar alla carriera, che sarà assegnato durante la 15° rassegna di teatro dialettale «Ol mèi del teàter in dialèt» che prende il via sabato 21 ottobre, alle 21, al teatro Serassi di Villa d’Almè. Non cantante, cantautore e nemmeno cantastorie: Ravasio ama definirsi semplicemente un chansonnier del dialetto bergamasco. Ha fatto del «made in berghem» il suo cavallo di battaglia, che privilegia il testo, rispetto al pentagramma, che dà alla parlata di casa nostra una veste melodica.

Luciano Ravasio mescola note a versi che testimoniano gli usi, i costumi e le tradizione delle borgate storiche di Bergamo, delle nostre valli e della Bassa Pianura. Il premio gli viene assegnato dopo quello andato ai registi Giancarlo Martinelli, Carletto Capelli, Abele Ruggeri, al poeta Mario Giupponi, al pittore Angelo Capelli e ai letterati Ermanno Comuzio e Arturo Zanetti.

Cinquant’anni, laureato in lettere alla Statale di Milano con una tesi su Pietro Ruggeri da Stabello, Luciano Ravasio, insegnante di italiano alle medie di Chignolo D’Isola, è cresciuto ascoltando da giovanissimo i primi successi dei Beatles e imparando a far musica, nonostante la paura del palcoscenico, grazie a un sacerdote, don Roberto Verri delle Ghiaie di Bonate, della Comunità del Paradiso.

Per chi desidera approfondire la conoscenza c’è anche il sito www.luciano-ravasio.it.

(19/10/2006)

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