«Restiamo umani» e «Storie di donne»
Giovedì 13 febbraio incontri all’UniBg

L’Università di Bergamo organizza due incontri per riflettere sulla guerra, le deportazioni, le donne e il senso di umanità.

Per giovedì 13 febbraio l’Università di Bergamo ha organizzato due incontri: si inizierà alle 17 con «Storie di donne per interrogare la storia, scandire la memoria» e si continuerà alle 21 con «Restiamo umani».

Il primo evento comincerà con una passeggiata dall’ex Caserma Montelungo fino alla sede universitaria di Sant’Agostino, dove alle 18 nell’aula 1 si terrà la tavola rotonda con la partecipazione di Elisabetta Ruffini (Isrec Bergamo), Marzia Luppi (Fondazione Fossoli), Valentina Pisanty e Maria Rosa Battaggion (Università degli studi di Bergamo), Rosangela Pesenti (UDI Velia Sacchi). Seguirà una visita alla mostra «Frida e le altre – Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944», con commento degli studenti universitari che hanno fatto da guida durante il periodo d’apertura dell’esposizione. La mostra, allestita in collaborazione con Isrec Bergamo, rimarrà aperta fino al 17 febbraio presso il chiostro di Sant’Agostino.

Il secondo evento, «Restiamo umani», inizierà alle 20.30 nell’auditorium del liceo Mascheroni: verranno presentati tre differenti punti di vista e tre differenti modi per trattare un tema tanto complesso quanto comune, ovvero l’umanità.

«In una società così assuefatta di fronte a immagini di violenza, a notizie quotidiane di razzismo e discriminazioni, cosa vuole dire oggi la parola “umanità”? Come possiamo “restare umani”?», si chiedono gli organizzatori. Intorno a questo tema svilupperanno un dibattito Cristiana Ottaviano, docente di sociologia del Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università degli studi di Bergamo, Giorgio Gori, Sindaco del Comune di Bergamo e Alessandro Sipolo, cantautore. La serata si concluderà con un concerto di Alessandro Sipolo e la sua band.

Entrambi gli incontri sono a ingresso libero. Si consiglia la prenotazione per «Restiamo umani»: per prenotare il proprio posto scrivere a [email protected].

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