Rumi in mostra in via Camozzi

Rumi in mostra in via CamozziCappello, mantello e una lunga barba bianca: certamente non è difficile ricordare la figura estrosa di Donnino Rumi (Bergamo 1906 - 1980) che, ancora oggi, quasi tutti legano all’industria e ai tanti successi sportivi della celebre motocicletta dimenticando, o forse ignorando, che Rumi fu in realtà anche un bravo pittore.

Per riscoprire la pittura di Rumi si può allora visitare la bella mostra allestita fino al 16 febbraio allo Studio d’Arte Bertulezzi di via Camozzi 108. In una smagliante galleria di ritratti, autoritratti, figure, paesaggi e nature morte emergono quegli stilemi che rendono inconfondibile il lavoro di questo artista che fece dell’«impressione», declinata a suo modo, lo strumento per scandagliare inquietudini psicologiche e sociali del suo tempo.

A partire dalle creature effimere che popolano il suo teatro della vita, con tanto di costumi e pose, come le bizzarre modelle dal viso contratto in smorfie grottesche, maschere patetiche che nascondono l’angoscia e il male di vivere.

I riferimenti a Toulouse Lautrec, Manet e, soprattutto nei paesaggi, a Cèzanne, sono interpretati dall’artista con un linguaggio espressivo assolutamente originale all’insegna di una tavolozza infuocata di rossi, cobalti e gialli stesi sulla tela con un gesto rapido e impetuoso che, a suon di grumi, tratteggi e fendenti, trasformano l’immagine dipinta in un caleidoscopio di colori e movimento.

(11/02/2003)

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