Tonino Carotone al Motion di Zingonia

Partito da Torino l’altra sera, il tour di Tonino Carotone fa tappa domani sera, sabato 31 gennaio al Motion di Zingonia (inizio oe 22.30; ingresso 13 euro) pe l’unica data lombrada. Antonio De La Cuesta, ovvero «el ultimo de los Celentanos», come lo ha definito scherzosamente il suo amico Manu Chao, è uno zingaro stregato dalle canzoni degli anni Sessanta.

È nato a Pamplona, ama l’Italia, le sue melodie, i suoi artisti: Mina, Celentano, Rita Pavone, Al Bano e ovviamente Renato Carosone, che stima sopra ogni altro, e dal quale ha preso spunto per il suo nome d’arte. Tonino ha conosciuto il buon Carosone prima della sua scomparsa e lo ha persino coinvolto nel suo primo lavoro discografico, prodotto da Manu Chau, quel «Mondo difficile» che nel Duemila divenne un tormentone quasi irresistibile. Carotone ha intrapreso il suo nuovo viaggio in Italia a pochi mesi dall’uscita del suo secondo album «Senza ritorno», portandosi in valigia musiche che ancora una volta omaggiano il nostro paese: musiche di Nino Rota, di Cementano e dei Corvi, un vecchio gruppo del beat italiano. Anzi, nel suo ultimo disco, Tonino canta in italiano «Storia d’amore» di Cementano, «Un ragazzo di strada» dei Corvi e «Sono tremendo» dell’ineffabile Rocky Roberts.

«Senza ritorno» è un album totalmente indipendente dal precedente lavoro, con una precisa identità. Unico punto che li accomuna è il legame con la musica mediterranea. Concepito come al solito in tournée, strada facendo, arricchito da una serie di riflessioni notturne, l’album ci restituisce in nuce la filosofia dell’artista spagnolo: l’andare sempre avanti in quel «senza ritorno» che è comunque inteso in senso positivo.

(30/01/2004)

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