Torna il Flamenco al teatro Donizetti

Torna il flamenco al Donizetti. Per la rassegna di danza la Compagnia di Antonio Marquez domenica 10 aprile alle 20.30 al teatro Donizetti porterà in scena «El sombrero de tre picos» (il cappello a tre punte) e «Bolero», una nuova coreografia basata sulla celebre composizione di Maurice Ravel. Entrambe le coreografie portano la firma di Antonio Marquez. I biglietti saranno messi in vendita il 1 aprile, dal 4 al 6 aprile, e il 10 aprile alla biglietteria del teatro Donizetti aperta al pubblico dalle 13 alle 20.30. Costo del biglietto: platea e palchi 19 euro (ridotto 11 euro), gallerie 11 euro (ridotto 8 euro).

EL SOMBREROS DE TRE PICOS

El sombreros de tre picos (il cappello a tre punte) è tratto dall’opera di Pedro Antonio Ruiz de Alarcón. Le musiche sono di Manuel de Falla, le scenografie e i costumi di Roger Salas. Lo spettacolo andò in scena per la prima volta al teatro Alhambra di Londra nel 1919 e la compagnia di Marquez lo riportò sulle scene nel 1997 alla riapertura del teatro Real di Madrid. Sul palcoscenico accanto ad Antonio Marquez anche la prima ballerina Kyra Gimeno nelle vesti di una dolce ragazza corteggiata da molti giovani.

BOLERO

Bolero è dedicato alla composizione di Maurice Ravel: Antonio Marquez ha infatti ideato le sue coregrafie sulle celebri musiche del compositore francese. E non solo perché il danzatore spagnolo nutre un forte interesse per il bolero ma anche perché lo stesso Ravel aveva la Spagna nel cuore. La storia del bolero racconta di molte incisioni europee del XVIII secolo che dimostrano come in quel periodo questo ballo era già piuttosto diffuso. Una cosa è certa: verso la fine del 1700 numerosi erano i maestri di bolero che esercitavano questa professione in tutta la Spagna. Molti di loro si erano formati nella cultura del fandango, un ballo di corteggiamento definito come la più rinomata e lasciva di tutte le danze spagnole. Il Bolero di Maurice Ravel fu prodotto su commissione. Ida Rubinstein, ballerina e organizzatrice di eventi artistico-culturali, chiese al Maestro Ravel di preparare la partitura per un balletto che lei intendeva portare in scena con la sua compagnia. Ravel aveva la Spagna nel cuore e nelle vene.

(31/03/2005)

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