Il Comitato: «Primi i limiti, poi le rotte»
Tenere gli asili nido lontani dall’aeroporto

Comitati aeroportuali e sindaci, preoccupazioni condivise per le conseguenze dettate dallo sviluppo dell’aeroporto di Orio al Serio, a partire dal tema-salute.

Questa l’unione di intenti emersa nel corso dell’incontro, dal titolo «Traffico aereo e rischi per la salute» tenutosi nella serata di venerdì 6 maggio all’auditorium del comune di Orio al Serio, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, di diversi sindaci dell’hinterland (in prevalenza di area Lega e centrodestra: da Azzano a Cavernago, da Lallio a Grassobbio, da Seriate e Stezzano)e anche (a livello personale, in qualità di uditore) di Giampietro Benigni, rappresentante della Provincia di Bergamo nel cda di Sacbo, la società che gestisce lo scalo bergamasco.

Grandi assenti, invece, il Comune di Bergamo e i rappresentanti dell’associazione «Colognola per il suo futuro», che recentemente hanno appoggiato la linea di Palazzo Frizzoni sulla nuova rotta, osteggiata invece da altri Comitati. E quella di ieri è stata un’occasione per riflettere sui rischi per la salute. «È un tema molto sentito e importante: a distanza di un anno abbiamo riproposto questo incontro perché tutto è cambiato, ma in peggio - ha spiegato Mario Carsana, portavoce dei Comitati aeroportuali di Bergamo, Grassobbio, Orio al Serio e Seriate -, occorre dunque fissare un tetto allo sviluppo dell’aeroporto, solo dopo si può parlare di rotte».

«Il diritto alla salute è diritto alla vita, soprattutto per le generazioni future - ha spiegato la relatrice dell’incontro Antonella Litta -: le polveri sottili, gli ossidi di azoto e tutte le sostanze che scaturiscono dalla combustione del cherosene si sommano tra di loro, non scompaiono nel nulla. Mi risulta che molte scuole in quest’area siano situate sotto le rotte degli aerei: ebbene, l’Oms dice di tenere lontano gli asili nido dagli aeroporti».

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