La gelosia dietro il delitto di Gianna?
Si indaga sulla pista passionale

I carabinieri stanno verificando a chi erano destinati i regali comprati dalla professoressa in vacanza.

I carabinieri che martedì hanno perquisito la villetta in cui è stata uccisa Gianna Del Gaudio stanno analizzando il materiale sequestrato: regali che la professoressa aveva portato dalle vacanze ad Avellino oltre a biglietti, appunti e promemoria, due cellulari, un tablet e un computer portatile.

La perquisizione era incentrata sui regali, una decina di profumi di varie marche. Due li aveva già consegnati, la sera del delitto, al figlio Mario e alla compagna Alessandra che aveva invitato a cena. Gli altri erano destinati al figlio minore Paolo, alla moglie Elena e ad altri familiari. Regali che però, dopo il delitto, sono rimasti nella villetta sigillata di via Madonna delle Nevi. I militari stanno verificando la corrispondenza tra gli oggetti acquistati e i parenti a cui erano destinati. Gianna li aveva acquistati con il suo bancomat in un negozio della città, accompagnata dal marito Antonio Tizzani. Ma perchè interessano tanto ai carabinieri? Perchè potrebbe emergere che uno di questi regali non era destinato a un parente ma a una persona estranea alla famiglia. Motivo che avrebbe potuto scatenare forse la gelosia di Tizzani – unico indagato – tanto da provocarne la reazione violenta.

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