Orio lanciato verso quota 10 milioni
Più 20,9% di crescita, la più alta in Italia

I dati dei primi 10 mesi dell’anno di Assaeroporti: nessuno come l’aeroporto bergamasco.

I dati di Assaeroporti relativi ai primi 10 mesi del 2015 rivelano come il traffico aereo in Italia sia cresciuto del 3,6%, sfiorando quota 136 milioni (e 102.373 per la precisione). L’aeroporto che ha registrato la crescita percentuale è quello di Orio al Serio, con un incredibile 20,9. Un dato parzialmente influenzato anche dal confronto con l’anno precedente, dove per circa un mese lo scalo era rimasto chiuso. Ma anche non considerando questa quota di passeggeri (467 mila), il dato resta decisamente significativo. Basti pensare che la crescita degli altri aeroporti italiani non è in doppia cifra, almeno quelli più rilevanti.

Qualche esempio: Bologna registra un più 3,7%, Bari l’8,8, Catania perde il 3,1, Linate cresce del 7,9, Malpensa perde il 2,2 (ma in questo caso il dato va analizzato alla luce dei passeggeri provvisoriamente ospitati nel 2014 causa chiusura di Orio, quindi quello reale registra una crescita dell’1,1%), Napoli aumenta del 4,9, Palermo del 6,1, Fiumicino del 5,1 e Ciampino del 18,5. Ma in questo ultimo caso bisogna tenere conto del travaso di parte del traffico tra i due scali romani, causato dai problemi di Fiumicino tra maggio e luglio. Torino cresce del 6,9, Verona perde il 7,5 e Venezia cresce di un 2,9%.

La maggior crescita percentuale tra gli aeroporti italiani è quella registrata da Perugia con un più 30%, ma stiamo parlando di 250 mila passeggeri contro gli 8 milioni 852.631 fatti registrare ad Orio al Serio nei primi 10 mesi dell’anno. E considerando che ottobre si è chiuso a quota 923 mila, per la seconda metà di dicembre il traguardo storico dei 10 milioni sarà cosa fatta. Orio si conferma il terzo scalo d’Italia dietro Fiumicino (quasi 35 milioni) e Malpensa (poco meno di 16) e davanti a Linate, staccata di quasi 600 mila passeggeri. Per quanto riguarda le merci, il dato registra una lieve flessione (0,4%) in questi primi 10 mesi, mentre i movimenti sono in crescita del 13,6, dato anche in questo caso influenzato dalla chiusura del mese di maggio 2014.

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